La commissione Fisar che si è riunita nelle scorse serate, ha analizzato dal punto di vista sensoriale, gli oltre 40 vini in gara decretando le etichette finaliste che verranno successivamente degustate e votate nei bar aderenti all’iniziativa. Le aziende agricole finaliste, i cui vini proseguiranno la strada verso il sesto Gran Premio dell’Ortrugo - contest organizzato da Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza, in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini Doc Colli Piacentini – sono:
“L’Ortrugo, ha affermato Massimo Ghezzi, sommelier Fisar, è un vitigno autoctono da sempre presente nel territorio piacentino, ma che è salito alle cronache circa 30 anni fa; prima di allora infatti, con l’affermarsi della Malvasia di Candia aromatica i vigneti di questa cultivar sono stati in larga parte estirpati e il valore non veniva riconosciuto tanto da non essere nemmeno vinificato in purezza. Oggi, invece l’Ortrugo si configura come un vino ottimo da aperitivo in abbinamento ai prodotti tipici piacentini; è tipicamente estivo, decisamente beverino e leggermente frizzante con un retrogusto un po’ amarognolo. E’ un onore - prosegue Ghezzi - per noi sommelier, partecipare come giuria tecnica a questa manifestazione, perché valorizzare questo vitigno significa valorizzare l’intero territorio piacentino e con esso la sua economia.”
“Il format rinnovato inoltre, che vede il coinvolgimento del pubblico e dei bar della provincia, aggiunge poi Andrea Minardi, delegato di Giovani Impresa, è stato studiato sulle peculiarità del vino stesso, che appunto si presta anche al consumo fuori pasto e permette alle aziende finaliste una facilitazione all’ingresso nel mercato Horeca. Il vincitore infatti, otterrà l’inserimento dell’etichetta nella carta vini di alcuni bar e agriturismi della provincia. Facciamo dunque - conclude Minardi - un in bocca al lupo ai quattro finalisti, che a partire dalla prossima settimana si sfideranno a suon di degustazioni pubbliche nei bar aderenti l’iniziativa.”
Di seguito il programma delle degustazioni: