9 Giugno 2014

L’Ue mette l’etichetta sui prodotti Ogm, ma attenzione al miele

“Grave l’approvazione della nuova direttiva europea sull’etichettatura del miele in base alla quale non sarà necessario indicare la presenza di polline contaminato Ogm, soprattutto alla luce del boom delle importazioni da Paesi a rischio contaminazione, come la Cina che nel 2013 ha segnato un +20% delle spedizioni in Italia.”

Queste le parole di Luigi Bisi, presidente Coldiretti Piacenza che ha voluto commentare il provvedimento del Consiglio UE in base al quale nell’etichetta è prevista l’indicazione del Paese o dei Paesi d’origine in cui il miele è stato raccolto,  ma, di contro, l’eventuale presenza di polline Ogm deve essere riportata solo se si supera il valore dello 0,9%. Nel rispetto dei consumatori, Luigi Bisi ha poi proseguito affermando che: “devono essere ben consapevoli che acquistando un prodotto estero, si rischia  di consumare prodotti contaminati da coltivazioni biotech. Un pericolo reale se si considera che sono 18 i milioni di Kg di miele che solo nello scorso anno l’Italia ha importato da stati come Ungheria, Cina ma anche Romania, Argentina e Spagna dove ancora oggi sono permesse queste coltivazioni. Campagna Amica – conclude Bisi – ha dato un’alternativa certa e garantita ai consumatori attraverso la creazione della rete e dei mercati gialli, dove è possibile acquistare non solo il miele,  prodotto notoriamente ricco di proprietà nutrizionali, ma anche tanti altri prodotti agricoli locali, ma soprattutto di origine certificata. In questo senso i mercati diventano luoghi di sincerità e trasparenza nei quali instaurare un legame di fiducia con il produttore che ci mette la faccia e che quindi in prima persona garantisce il suo-tuo prodotto, abbattendo le barriere e accorciando le distanze con il consumatore”.

Torna prepotentemente, dunque, il discorso dei prodotti importati che non sono propriamente lo specchio di una garanzia di qualità volta al consumo; una garanzia ribadita anche da Roberto Pinchetti, presidente dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini: “una ulteriore garanzia arriva dai vasetti che portano il Sigillo di qualità del miele piacentino, che garantisce la provenienza esclusiva da arnie della nostra provincia ed unicamente da flora locale”.