FAQ

A Giovani Impresa aderiscono di diritto i giovani tra i 18 e i 33 anni di età compiuti, che siano associati a Coldiretti.
L'avvio di un'impresa agricola e quindi diventare un giovane imprenditore agricola ha diverse fasi che vanno dalla preparazione, allo sviluppo, agli adempimenti normativi. Queste sono le più importanti: - Confrontati con chi ha già avuto esperienze simili: contatta i tutor di Coldiretti Giovani Impresa. Sono Giovani Imprenditori agricoli presenti su tutto il territorio italiano che mettono a disposizione la loro esperienza per fornirti indicazioni utili per l'avvio e lo sviluppo d'impresa. - Apri una partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate o con il supporto degli uffici Coldiretti - Iscriviti nella sezione speciale del Registro delle imprese presso la competente Camera di Commercio - Iscriviti nella gestione previdenziale agricola presso l'INPS - Apri il fascicolo aziendale presso il CAA Coldiretti per accedere alle agevolazioni pubbliche riservate all'agricoltura. Per avere maggiori informazioni in merito consulta la nostra guida "Dall'idea all'impresa agricola"
I requisiti per il riconoscimento dello status di “giovane agricoltore” sono di seguito elencati: -essersi insediati per la prima volta in qualità di capo azienda entro i 5 anni precedenti la prima presentazione di una domanda per il sostegno complementare ai giovani o precedenti la presentazione della domanda di assegnazione dei diritti all’aiuto; - non avere più di 40 anni nel primo anno di presentazione della sopracitata domanda di sostegno o nell’anno di presentazione della domanda di assegnazione dei diritti all’aiuto; -essere in possesso di adeguati requisiti di istruzione e competenza (riportati e specificati nel capitolo 7 dedicato alle opportunità per i giovani imprenditori agricoli).
La PAC 2023-2027 prevede diversi interventi specificamente destinati ai giovani agricoltori. Le strategie a favore dei giovani agricoltori comportano la combinazione di diversi interventi o azioni, sia nel primo che ne secondo pilastro, tra cui: -il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori -l'insediamento di giovani agricoltori e di nuovi agricoltori nonché l'avvio di nuove imprese rurali.
Il Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR) del PSN PAC 2023-2027 dell'Italia (CSR 2023-2027) è il documento in cui la Regione descrive le scelte strategiche e individua gli interventi di sviluppo rurale da attivare tra quelli previsti dal PSN PAC. Gli interventi tra cui scegliere sono ben 73 suddivisi in otto aree di interventi: 1. Impegni in materia di ambiente e di clima e altri impegni in materia di gestione; 2. Vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici; 3. Svantaggi territoriali specifici derivanti da determinati requisiti obbligatori; 4. Investimenti, compresi gli investimenti nell’irrigazione; 5. Insediamento dei giovani agricoltori e l’avvio di imprese rurali, compreso l’insediamento di nuovi agricoltori; 6. Strumenti per la gestione del rischio; 7. Cooperazione; 8. Scambio di conoscenze e diffusione dell’informazione.
Nel secondo pilastro sono presenti 4 diversi interventi, il cui comune obiettivo è favorire il ricambio generazionale nel mondo agricolo. Il primo intervento è relativo ai giovani agricoltori, ossia di età inferiore a quarantuno anni compiuti che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda. L’aiuto, pari ad un massimo di 100.000 euro per insediamento, viene erogato in forma forfettaria a fondo perduto a fronte della presentazione di un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola. Inoltre, l’intervento potrà essere implementato in maniera autonoma o combinato con altri interventi attraverso la modalità pacchetto (pacchetto giovani) definita dalle singole regioni. Il secondo intervento è dedicato al sostegno all’insediamento di nuovi agricoltori, con l’obiettivo di attrarre nuovi imprenditori anche da settori diversi da quello agricolo. La terza tipologia è dedicata alla silvicoltura e prevede un sostegno per l’avvio di nuove imprese che svolgono attività di selvicoltura, utilizzazioni forestali, gestione, difesa e tutela del territorio e sistemazioni idraulico-forestali, nonché di prima trasformazione commercializzazione dei prodotti legnosi e non legnosi. L’ultimo intervento riguarda il sostegno all’avvio di start-up extra agricole nelle zone rurali, connesse alle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.
Il PSP italiano prevede l’erogazione a livello nazionale del sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori, dedicando ad esso il 2% della dotazione dei pagamenti diretti. L’aiuto è erogato come pagamento annuale disaccoppiato per ettaro ammissibile, d’importo indicativo pari a 83,5 euro ad ettaro51, per un numero massimo di 90 ettari ammissibili. Il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori può essere percepito per un periodo massimo di cinque anni dal primo anno di presentazione della domanda di aiuto.
L'attivita didattica rientra nella definizione generale delle attivita connesse come fornitura di servizi. L'attivita deve essere eseguita da un imprenditore agricolo, iscritto al registro delle imprese, che svolge un'attivita agricola principale (coltivazione, allevamento di animali, silvicoltura) ai sensi dell'art.2135 c.c. commi 1 e 2. L'impresa agricola o agrituristica svolge attivita didattiche e divulgative nei confronti delle scuole ma piu in generale dei consumatori, allo scopo di: - riscoprire il valore "culturale" dell'agricoltura e del mondo rurale, valorizzando il ruolo formativo e informativo dell'agricoltore - creare una rete di relazioni fra produttore e giovane consumatore finalizzata alla conoscenza della produzione agricola e ad uno stile di vita sano - consolidare i legami soprattutto dei giovani con il proprio territorio. Molte regioni hanno definito l'attivita agricola didattica redigendo una "Carta della qualita" per qualificare l'offerta formativa, prevedendo tra l'altro requisiti di sicurezza e igienico-sanitari, logistica, accoglienza e didattica, formazione, obblighi di comunicazione e informazione, realizzazione di materiale informativo e didattico nonche di schede di valutazione della visita Tutte le regioni che hanno disciplinato l'attivita didattica in fattoria prevedono: - accreditamento regionale, da conseguire previa domanda ed adeguamento ai requisiti previsti, tra cui il corso di formazione - elenco regionale, spesso un logo, delle fattorie accreditate
I requisiti di competenze che il giovane agricoltore deve possedere al momento della presentazione della domanda di sostegno, sono identificati nei seguenti titoli di studio o corsi di formazione: 1. titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario, o titolo di scuola secondaria di secondo grado ad indirizzo agricolo; 2. titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo non agricolo e attestato di frequenza ad almeno un corso di formazione di minimo 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale; 3. titolo di scuola secondaria di primo grado, accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale o acquisita nell’ambito dell’intervento di cooperazione per il ricambio generazionale. In alternativa, se previsto nei bandi regionali per gli interventi di sviluppo rurale, è valido anche il titolo di scuola secondaria di primo grado accompagnato da attestato di frequenza ad uno o più corsi di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale.
A livello nazionale si affiancano, ai fondi della PAC, una serie di strumenti e iniziative volte a favorire giovani imprenditori agricoli, il loro accesso al capitale fondiario, al credito e alla formazione. Le novità più rilevanti sono due strumenti ISMEA, già attivati in passato con buoni risultati e che oggi sono stati rivisti: Più impresa e Generazione terra. Più impresa è uno strumento dedicato ai giovani che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno 2 anni e intendono migliorare la competitività della loro impresa. Finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro per sostenere progetti di sviluppo o di consolidamento nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e nella diversificazione del reddito agricolo. Generazione terra finanzia l’acquisto di superfici agricole con un pagamento in un’unica soluzione e il trasferimento al giovane beneficiario che si impegna a rimborsare la somma dovuta entro un intervallo di tempo compreso tra 15 e 30 anni.