11 Settembre 2014

Coldiretti: No all’abolizione della frutta nelle scuole materne

Alla spendig review che abolisce la merenda pomeridiana a base di frutta degli asili comunali, Coldiretti dice no. Alla vigilia della presentazione del progetto di Educazione alla Campagna Amica, con il quale Coldiretti porta l’educazione alimentare nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di tutta la provincia e che quest’anno arriva alla sua 14° edizione, la diffusione della decisione presa dalla giunta comunale è una doccia fredda che manda un segnale negativo non solo ai bambini, ma a tutta la comunità.

“In questi anni il sistema scolastico - afferma Cinzia Pastorelli, responsabile del progetto di Educazione alla Campagna Amica - si è fatto promotore del cambiamento delle abitudini alimentari per promuovere un più corretto stile di vita dei ragazzi anche decidendo di fornire la merenda a base di frutta, e per questo la decisione di abolirla ci sembra un segnale negativo e un regredire rispetto ai passi in avanti fatti in questi anni con fatica e tenacia.
Con il nostro progetto dal 2001 ad oggi, abbiamo incontrato oltre 30.000 bambini, un lavoro enorme in vista del futuro, incentivando la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute al quale va dato un seguito in termini di buon esempio.”

“Comprendiamo le necessità del Comune di contenere le spese ed apprezziamo la volontà di ridurre gli sprechi - aggiunge Massimo Albano -  direttore di Coldiretti Piacenza, ma abolire la merenda non può essere la soluzione: sulla salute dei ragazzi non si può risparmiare e l’educazione alimentare deve passare anche dalla scuola e nell’insegnare ai bambini, per esempio, che al cibo va dato un valore e che non va sprecato. Occorre dare il buon esempio per affrontare il sostanziale calo del 18% dei consumi degli alimenti importanti per la salute come frutta e verdura, che si è verificato, toccando nel 2013 il minimo da inizio secolo, con le famiglie costrette a tagliare gli acquisti e a mettere oltre 100 chili di ortofrutta in meno nel carrello, rispetto al 2000.”

Un calo preoccupante, poiché la raccomandazione del Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana e quella di mangiare più volte al giorno frutta e verdure fresche per un totale a persona di almeno 400 grammi, ma in Italia la quantità consumata è scesa purtroppo al di sotto, con situazioni più preoccupanti proprio per i bambini, categoria più fragile che va tutelata.

“Decidiamo ogni anno di andare nelle scuole - concludono i due - per parlare di agricoltura, di km0, di stagionalità e di rispetto per l’ambiente, lo facciamo perché la scuola può essere il volano per il cambiamento, crediamo che in ogni bambino risieda un seme di speranza sul quale valga la pena scommettere. Sempre.”