Negli ultimi anni si è potuto assistere a una costante crescita in Italia dei cosiddetti “mercati contadini”, meglio conosciuti come Farmer’s Market. Essi danno la possibilità al produttore di avere un contatto diretto con i consumatori, permettendo ad entrambi di beneficiare di tutti gli aspetti positivi dell’attività di vendita diretta, come già accennato nei post precedenti.
Questo maggiore interessamento nei confronti di tali punti vendita scaturisce da una nuova visione del prodotto alimentare, inteso non più come bisogno necessario alla sopravvivenza, ma visto nel suo aspetto etico, in termini di benefici sull'equilibrio psico-fisico umano.
Il Farmer's Market è il punto vendita ideale in cui acquistare qualora si abbia intenzione di conoscere tutto il ciclo produttivo degli alimenti: dalla coltivazione, alla raccolta, al confezionamento dei prodotti in vendita.
Per legge la podestà di istituire e di autorizzare tali mercati spetta ai Comuni mentre possono essere proposti anche da gruppi di imprenditori agricoli. Questi ultimi dovranno indicare il luogo in cui far nascere tale realtà, che potrà essere avviata in aree pubbliche, all'interno di locali aperti al pubblico e in locali privati.
La richiesta di autorizzazione per l’apertura del mercato deve essere presentata al Comune rispettivo e può considerarsi accolta se dopo 60 giorni dalla presentazione non si è ricevuto alcun riscontro.
I produttori autorizzati a vendere nel Farmer's Market devono essere imprenditori agricoli iscritti al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio, residenti nel territorio regionale o locale definito dal Comune al momento dell’istituzione del mercato.
In esso possono essere venduti prodotti agricoli provenienti dalle aziende autorizzate a partecipare o dalle aziende dei soci imprenditori agricoli, o ancora prodotti agricoli ottenuti nell'ambito territoriale definito dal Comune al momento della concessa autorizzazione.
In più è possibile organizzare attività culturali, didattiche e dimostrative, atte a far conoscere i prodotti e le tradizioni del posto, sempre previa autorizzazione della singola Amministrazione. Tutti i prodotti devono rispettare le norme igienico-sanitarie indicate dal Regolamento comunitario 852/2004 e, inoltre, devono riportare etichettatura e indicazione del luogo di origine.
Il Comune che ha autorizzato la nascita del Farmer's Market ha il compito di vigilare sulla correttezza dell’applicazione delle norme che lo regolamentano e, in caso di infrazioni, ha la facoltà di decidere di revocare il permesso di svolgere tale attività.