13 Maggio 2014

Adulterazione e contraffazione degli alimenti fanno paura all’Italia

Il problema della contraffazione dei prodotti alimentari (o Adulterazione) sta letteralmente terrorizzando gli italiani: circa il 71%, infatti, non si fida più dei prodotti che acquista attraverso anche le grandi distribuzioni, perché non esiste  più la certezza circa la qualità di ciò che viene comperato e portato sulle tavole.
A partire dal 2008, e cioè  da quando la crisi economica è diventato un fatto tristemente noto alle cronache, si è evidenziato un considerevole aumento dell’ acquisto di prodotti cosiddetti low cost ovvero di sottomarche  (all’interno dei discount che si stanno moltiplicando a macchia d’olio) e, spesso rappresentano non solo un danno dal punto di vista dell’immagine del  ricercatissimo Made in Italy, ma anche e soprattutto un pericolo a livello di salute.

E’ quanto afferma Coldiretti in occasione della presentazione della ricerca realizzata dal Censis su incarico della Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Uibm del Ministero dello Sviluppo Economico su giovani e contraffazione.  Nel caso specifico degli alimentari, il reato di contraffazione è di gran lunga più grave, perchè , come già precedentemente sottolineato, si possono avere pericolosi effetti sulla salute. Gli alimenti adulterati (cioè alterati a livello della loro composizione) infatti, possono contenere anche ingredienti di dubbia qualità: lo dimostra anche il fatto che, spesso, vengono venduti ad un prezzo troppo basso per essere considerati buoni soprattutto da un punto di vista qualitativo.

I prodotti cosiddetti taroccati  e poi utilizzati in cucina, portano inevitabilmente anche ad una conseguente adulterazione delle ricette più note che differiscono dalle originali non solo a livello di sapori, ma anche da un punto di vista nutritivo, le pietanze che ne derivano vengono considerate tutt’altro che sane.  Tutto questo accade essenzialmente per un motivo: a differenza degli altri prodotti, l’adulterazione degli alimenti avviene proprio all’insaputa dell’acquirente, fatto recentemente dimostrato dalle escalation di sequestri avvenuti su tutto il territorio nazionale.