9 Gennaio 2017

Maltempo, milioni di danni nelle campagne e consegne in tilt

Campagne in ginocchio a causa del maltempo che in questi ultimi giorni si è abbattuto sulla Penisola, in particolare al sud. Migliaia di ettari di verdure pronte per la raccolta bruciate dal gelo, serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz’acqua perché sono gelate le condutture, ma anche aziende e stalle isolate che non riescono a consegnare il latte quotidiano e le verdure. E’ quanto emerge dal primo bilancio elaborato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo che ha colpito pesantemente le campagne delle regioni del centro sud dove si contano già milioni di euro di danni, ma anche un forte aumento dei costi per il riscaldamento delle serre. Il gelo ha colpito più duramente in regioni come la Puglia e la Basilicata dalle quali provengono una buona parte degli ortaggi consumati dagli italiani con le forniture che sono ora a rischio: piselli e carciofi bruciati dal gelo, agrumeti e vigneti di uva da tavola fortemente danneggiati che hanno ceduto sotto il peso della neve. Lo stato di calamità ha fatto sì che tonnellate di latte fossero gettate per l’impossibilità nelle consegne con forti preoccupazioni anche per le condizioni degli animali allevati allo stato brado che si trovano senza alimentazione e non possono essere raggiunti.

Drammatica è la situazione nelle zone terremotate dove con l’arrivo della neve e del freddo occorre assolutamente accelerare le procedure per garantire l’arrivo dei moduli abitativi e delle stalle a tutte le aziende e agli allevamenti danneggiati. Purtroppo ad oggi a causa del complesso iter burocratico e i ritardi accumulati si stima che siano state realizzate appena il 15% delle strutture di protezione degli animali e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti a stare fuori al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti

“Con le temperature crollate fino a -10 non ci sono carte che tengano e serve ora uno sforzo comune per superare le difficoltà sinora incontrate e alleggerire il percorso per l’arrivo delle strutture, risolvendo al contempo i problemi nell'allaccio dell'energia elettrica e dell'acqua, senza le quali le stalle montate non possono ospitare adeguatamente gli animali” denuncia la Coldiretti che chiede subito un immediato cambio di passo per alleviare le difficoltà nelle aziende dove occorre anche garantire subito una sistemazione a quegli agricoltori e allevatori che hanno avuto le case e stalle crollate o lesionate. In questo contesto, anche se tardivamente, una risposta – conclude la Coldiretti - viene dall’ordinanza che autorizza finalmente gli allevatori a comprare direttamente tutto ciò che serve per garantire la continuità produttiva delle proprie aziende a fronte di un rimborso pubblico previsto fino al 100% delle spese sostenute.