28 Agosto 2015

Made in Italy: record export spumante nel 2015 da +43% USA a +55% UK

Le vendite dello spumante Made in Italy all’estero fanno segnare un record storico, spinte dal balzo del 43% negli USA e del 55% in Gran Bretagna, ma un aumento del fatturato rilevante si registra sui mercati emergenti come la Cina (+46%) e su quelli sofisticati come la Francia (+20%). Sulla base dei dati Istat relativi al primo bimestre del 2015, si evidenzia un aumento medio del 12% nel valore delle esportazioni di spumante italiano, che si prevede andrà incontro a un ulteriore incremento dopo l’inaugurazione del Padiglione del vino a Expo 2015.
All’estero non si è mai speso tanto per le bollicine tricolori, ma in termini di valore i principali mercati di sbocco nei 2 mesi di inizio 2015 sono stati gli Stati Uniti, anche per il tasso di cambio favorevole, e la Gran Bretagna, che da soli coprono circa la metà del fatturato estero, mentre in posizione più defilata troviamo la Germania, dove le vendite sono pressoché stabili (+3%).

Nella classifica delle bollicine Made in Italy preferite nel mondo ci sono nell’ordine Prosecco, Asti, Franciacorta, che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne. Lo scorso anno infatti con 320 milioni di bottiglie stappate all’estero fuori dai confini nazionali, si è bevuto più spumante italiano che champagne francese, le cui esportazioni si sono fermate a 307 milioni di bottiglie con un debole aumento dello 0,7%.
Con il successo internazionale sono aumentate sui mercati esteri anche le imitazioni, che colpiscono soprattutto il Prosecco. In commercio è possibile trovare bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco, prodotte in Germania, ma anche Prosecco con scritta in cirillico prodotto in Crimea. Un situazione che evidenzia la necessità di intensificare le attività di contrasto alle frodi agroalimentari, ma anche le negoziazioni internazionali per la tutela delle denominazioni.

Il risultato dello spumante italiano all’estero sostiene l’intero comparto del vino, che si è classificato come la principale voce dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà delle bottiglie prodotte in Italia che sono consumate all’estero, dove si è realizzato un fatturato record di oltre 5,1 miliardi nel 2014. A preoccupare quest’anno è il crollo della produzione nazionale a causa del maltempo, che ha tagliato del 15% i raccolti. La vendemmia 2014 si è infatti classificata come la più scarsa dal 1950, con 41 milioni di ettolitri.

IL BOOM DELLO SPUMANTE MADE IN ITALY ALL'ESTERO

Cina + 46%
Gran Bretagna + 55%
Stati Uniti + 43%
Francia + 20%
TOTALE + 12%

(Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat in quantità relativi ai primi 2 mesi del 2015)