Formare, informare, educare adeguatamente le nuove generazioni a fare impresa agricola, significa assicurare un futuro non solo al settore ma all’intera economia del paese, significa specializzare e formare delle professionalità in grado non solo di produrre il cibo, ma di contribuire alla crescita economica sostenibile e duratura in quelle aree del paese dove è più gravoso per lo stato intervenire.
“Il processo di rigenerazione del settore agricolo che ha nei giovani imprenditori agricoli gli attori principali va accompagnato da mirate azioni incentivanti che diano risalto alle professionalità esistenti e promuovano un nuovo modo di fare impresa. I giovani imprenditori agricoli, attenti all’innovazione e agli strumenti per aumentare la competitività sui mercati nazionali ed internazionali, intendono contribuire alla costruzione di un forte sistema Puglia basato sulle risorse del territorio, sui servizi innovativi e sulla forte distintività delle eccellenze e delle produzioni tipiche di qualità del sistema agricolo pugliese”. Così il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, ha aperto i lavori di presentazione del progetto di ricerca ‘Smoothieslab”, coordinato da Coldiretti Giovani Impresa della Puglia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e finalizzato alla messa a punto di una nuova tipologia di prodotto funzionale a base di succo di uva addizionato di puree di vegetali definita “vellutata”, fermentata da batteri lattici potenzialmente probiotici. Coinvolta a pieno titolo nel progetto l’Azienda Agricola Fanelli di Conversano. Tale tipologia di prodotto combina le proprietà salutistiche e nutrizionali dell’uva e delle puree di vegetali con le proprietà funzionali dei batteri lattici potenzialmente probiotici.
“Frutto delle ultime ricerche sono stati gli smoothies probiotici – dice l’imprenditore agricolo, Donato Fanelli, che ha fornito ai ricercatori verdura e frutta di sua produzione - frullati a base di frutta e verdura fresche contraddistinti da una caratteristica inconfondibile: base di succo d’uva pugliese per tutti e, naturalmente, batteri probiotici. I ricercatori sono attualmente impegnati alla scoperta delle formulazioni, adatte ai palati più fini, fra succo d’uva e succhi di mora, aloe vera, albicocca, pesca, sedano, finocchio e tanto altro ancora, l’importante è che sia rigorosamente “made in Puglia”.
Oggi oltre il 35 % delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani; le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, quasi la metà rispetto al totale di 11-12 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale).
“I giovani imprenditori agricoli necessitano – ha incalzato Serena Minunni, Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Puglia - di una politica agricola che presti maggiore attenzione alle loro necessità e che, in sintonia con gli orientamenti comunitari, sostenga gli investimenti per la qualificazione del prodotto e al contempo per una più efficiente organizzazione commerciale. Bisogna rilanciare una politica commerciale che le renda capaci, in tempi brevi, di entrare a pieno diritto nel settore della grande distribuzione estera, vincendo la concorrenza di altri paesi europei, più capaci allo stato attuale di fornire garanzie alle grosse catene di distribuzione europea”.