Per sette italiani su dieci i vini migliori si acquistano direttamente nelle cantine. Mentre i consumi nazionali calano del 7%, raggiungendo il minimo storico dall’Unità d’Italia, cresce il mercato della vendita diretta del prodotto, per un valore di 1,5 miliardi di euro.
È quanto emerso da un sondaggio Coldiretti, condotto on line e presentato nel corso di Vinitaly 2014, dove l’associazione è presente con un proprio stand nel Centro Servizi Arena, fra i padiglioni 6 e 7. L’incremento del fatturato del settore vinicolo, cui hanno contribuito in gran parte le esportazioni all’estero, è quindi dovuto anche all’aumento della vendita diretta del vino.
Secondo Coldiretti sono infatti oltre 26mila le aziende agricole italiane che vendono direttamente il proprio vino e che hanno creato nuove opportunità di acquisto per il consumatore con l’apertura di mercati e botteghe della rete Campagna Amica.
In particolare il 60 % degli italiani ha acquistato il vino nelle aziende agricole o nelle cantine, il 6 % nei mercati degli agricoltori, il 4 % in un punto vendita gestito direttamente dal produttore e l’1% tramite vendita di vino online.
Un incremento nella qualità più che nella quantità del consumo, laddove solo il 21% degli italiani beve vino tutti i giorni, mentre la metà non ne beve mai.
Il formato più venduto nelle cantine italiane è stato quello delle bottiglie da 75 cl, a denominazione d'origine, che può contare su un’offerta di 73 etichette Docg, 332 Doc e 118 Igt.
Fra i vini più richiesti rientrano invece Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d'Abruzzo, Nero d'Avola, Morellino e Dolcetto, ma crescono anche vini come il Pecorino, l’Aglianico e il Pignoletto.
Un fenomeno in espansione quello dell’acquisto del vino dal produttore che, da un lato, consente al consumatore la possibilità di procurarsi prodotti di qualità ad un prezzo contenuto e, dall’altro, rappresenta per le aziende vinicole un’opportunità per far conoscere direttamente l’unicità del proprio lavoro e delle proprie tecniche di produzione.