Prosegue senza sosta il pellegrinaggio verso Roma (arrivo previsto il prossimo 16 Giugno) dei giornalisti-camminatori che hanno aderito all’iniziativa La Bisaccia del Pellegrino – Francigena 2014, l’Europa a piedi verso Roma. Un vero e proprio pellegrinaggio, simile al cammino di Santiago, durante il quale giornalisti non solo italiani, ma anche stranieri, affrontano un lungo viaggio verso la Capitale d’Italia, attraverso alcune località tipiche del nostro Stivale.
Domani mattina l’appuntamento con tutti i partecipanti è stato fissato alle ore 8.00 davanti al Duomo di Fidenza: ogni pellegrino riceverà la nuova bisaccia, questa volta riempita di tutti prodotti tipici dell’Emilia Romagna. Pane artigianale cotto a legna, Parmigiano Reggiano Dop, pancetta piacentina, culatello di Zibello Dop, caciotta di Sassalto bio, Spongata e albana passito di Romagna Docg.
Il viaggio attraverso la regione Emilia, è iniziato lunedì 19 Maggio e si concluderà, per questa tappa, a Fornovo da dove poi si proseguirà alla volta delle meraviglie della Toscana. All’iniziativa Bisaccia del Pellegrino, promossa da Coldiretti, collabora da sempre Campagna Amica, con il ruolo fondamentale di mettere a disposizione di tutti i partecipanti i prodotti tipici che dovranno riempire le bisacce dei giornalisti-camminatori.
Ad affiancare i pellegrini in questo lunghissimo viaggio - iniziato lo scorso 6 Maggio dal passo del Gran San Bernardo – il programma radiofonico dedicato, ovvero, Francigena 2014, l’Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino. Condotto da Sergio Valzania, il programma radiofonico non solo ha il compito di raccontare tappa dopo tappa, tutto quello che accade durante il viaggio, ma sarà anche un’occasione eccezionale per far conoscere le numerose tipicità agroalimentari dei territori attraversati dalla Francigena e riconducibili ad un menù francigeno, individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali lungo il percorso degli antichi viaggiatori.
Un pellegrinaggio, quello della Bisaccia, che vuole promuovere non solo in Italia, ma anche all’estero la ricchezza agroalimentare del Bel Paese, proprio attraverso l’antico percorso che univa Canterbury a Roma.