30 Novembre 2015

Parigi, conferenza sul clima: la prima black list dei cibi di Natale

1 Kg di ciliegie o pesche dal Cile che devono percorrere quasi 12.000 Km con un consumo di 6,9 Kg di petrolio e l'emissione di 21,6 Kg di anidride carbonica, ma anche i mirtilli argentini e l’anguria dal Brasile salgono nell'ordine sul podio della black list dei cibi, che sulle tavole nazionali delle feste sprecano energia, inquinano il Natale e contribuiscono all'emissione di gas ad effetto serra. E’ quanto emerge dallo studio divulgato da Coldiretti, che ha scelto di partecipare alla marcia globale per il clima a Roma con la distribuzione di frullati di frutta e verdura a Km 0 preparati dagli agricoltori di Campagna Amica nei pressi ai Fori Imperiali.

In occasione della conferenza Onu sul clima, che avrà luogo a Parigi, è importante anche evidenziare il contributo che stili di vita più sobri e responsabili possono dare per contrastare i cambiamenti climatici e salvare il pianeta, considerato che il 40% delle emissioni sono legate ai trasporti, tra i quali i trasporti agroalimentari.  E' stato calcolato che 1 Kg di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane, deve percorrere quasi 12.000 Km con un consumo di 6,9 Kg di petrolio e l'emissione di 21,6 Kg di anidride carbonica, mentre 1 Kg di mirtilli dall’Argentina, deve volare per più di 11.000 Km con un consumo di 6,4 Kg di petrolio che liberano 20,1 Kg di anidride carbonica e l’anguria brasiliana viaggia per oltre 9.000 Km, brucia 5,3 Kg di petrolio e libera 16,5 Kg di anidride carbonica per ogni Kg di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei.

Il consumo durante le feste di Natale di prodotti fuori stagione - provenienti di migliaia di Km di distanza è una tendenza snob in forte ascesa, che concorre a far saltare il budget dei cenoni con prezzi superiori fino ad oltre 10 volte a quelli di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine Made in Italy e appare del tutto ingiustificata, perché si tratta spesso di prodotti poco gustosi e saporiti, essendo stati raccolti ad un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di Km percorsi su mezzi inquinanti che liberano nell'aria gas ad effetto serra. “La valorizzazione dei nostri prodotti Made in Italy” – ha dichiarato Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale dei Giovani di Coldiretti – “parte anche dal nostro esempio: sono tantissimi i giovani agricoltori, infatti, che sostengono la riscoperta di sapori nostrani e la tradizione dei territori dai quali provengono; si tratta di prodotti caratterizzati prima di tutto dall’ottima qualità e poi dalla freschezza. Scegliere prodotti alimentari che provengono dall’estero, vuol dire sminuire la qualità dei nostri prodotti Made in Italy. E’ importante, dunque, riscoprire, specialmente sotto le feste, frutti magari meno diffusi, ma assolutamente nazionali”.
La voglia di cambiamento o il bisogno di stupire gli ospiti nei banchetti natalizi o di fine anno possono essere soddisfatte dalla riscoperta dei frutti come cachi e fico d'India o antiche varietà, dalla mela limoncella alla pera madernassa, che valorizzano le tradizioni del territorio e garantiscono un sicuro successo a prezzi contenuti, rimandando alla giusta stagione il consumo di ciliegie, anguria, asparagi o fagiolini.

Tra i prodotti più diffusi, che rischiano di inquinare il Natale ci sono anche:

  • le noci della California
  • le more dal Messico
  • il salmone dall’Alaska
  • gli asparagi dal Perù
  • i meloni dal Guadalupe
  • i melograni dalla Spagna e i fagiolini dall’Egitto.

Per alcuni di questi prodotti non ci sono solo problemi per motivi ambientali, ma ci sono anche perplessità di carattere sanitario.

CLIMA: LA BLACK LIST DEI CIBI DEL NATALE

Prodotto Paesi Distanza (Km) Emissioni (kg CO2 per kg  prodotto) Consumo petrolio (Kg)
Ciliegie Cile 11.970 21,6 6,9
Mirtilli Argentina 11.180 20,1 6,4
Anguria Brasile 9.175 16,5 5,3
Noci California (Usa) 8.657 15,6 5
More Messico 8.319 15,0 4,8
Salmone Alaska 7.847 14,1 4,5
Asparagi Peru 7.018 12,6 4,0
Meloni Gudalupe 5.440 9,8 3,1
Melograni Spagna 2.010 3,6 1,1
Fagiolini Egitto 2.130 3,8 1,2

Fonte: Elaborazioni Coldiretti (*) calcoli effettuati sulla base del trasporto aereo a/r