16 Gennaio 2020

Cambio climatico: in decennio più caldo 14mld danni nei campi

Cambio climatico, nel corso dell’ultimo decennio l’agricoltura ha perso più di 14 miliardi di euro tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.

E’ quanto afferma la Coldiretti in relazione agli ultimi dati diffusi dalla Nasa e dalla National Oceanic and Atmospher Administration (Noaa) secondo i quali il decennio appena concluso è stato a livello planetario il più caldo mai registrato dal 1880.

La tendenza globale è infatti evidente anche a livello nazionale con il 2019 che è stato il quarto anno piu' caldo per il nostro Paese dopo i record di 2014, 2015 e 2018 secondo le elaborazioni su dati Isac/Cnr. L’andamento anomalo conferma purtroppo il cambio climatico in atto che si manifesta con una marcata tendenza al surriscaldamento ma anche con la più elevata frequenza di fenomeni estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze del cambio climatico ma è anche il settore più impegnato per contrastarlo.

La lotta al cambiamento climatico passa anche per la riduzione dello smog per il quale occorre favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento.

E’ quanto afferma la Coldiretti in relazione al nuovo allarme inquinamento nelle principali città italiane dove sono scattate le misure di limitazione del traffico. Non si può continuare a rincorrere le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale con la programmazione promuovendo la diffusione del verde pubblico e privato sperimentando anche nuove soluzione innovative come i giardini e gli orti verticali.

Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. A provocare lo smog nelle città – continua la Coldiretti – è l’effetto combinato del cambio climatico, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi ma in Italia ogni abitante dispone in città di appena 32,8 metri quadrati di verde urbano, e la situazione peggiora per le metropoli con valori con valori che vanno dai 6,3 di Genova ai 16,5 a Roma, dai 18,1 di Milano ai 22,6 di Torino fino ai 22 metri quadrati a Bologna. In questo contesto è positiva la conferma il manovra per il 2019 del bonus verde fortemente sostenuta dalla Coldiretti che prevede attualmente una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.