Una serie di 15 disegni in cui la produzione italiana di olio extravergine viene descritta come un covo di truffatori, protetti e spalleggiati dal potere politico. È questo il fumetto apparso nel New York Times dal titolo “Il suicidio dell’extravergine - l’adulterazione dell’olio di oliva italiano”, realizzato da Nicholas Blechman sul tema del made in Italy. Una satira che mette in luce un problema reale, laddove molte raffinerie italiane miscelano l’olio di oliva con oli meno costosi e, dopo l’aggiunta di beta-carotene per mascherare il sapore e di clorofilla per dare colore, lo imbottigliano ed etichettano come extravergine made in Italy.
Le bottiglie sono esportate in tutto il mondo ed anche negli Stati Uniti, dove il 69 per cento delle bottiglie vendute dovrebbe contenere olio manipolato. Il risultato di questa truffa è il forte abbassamento dei prezzi dell’olio di oliva italiano che, secondo il New York Times, si starebbe letteralmente “suicidando”.
Quanto raccontato nei fumetti del New York Times, inoltre, si ricollega a storie già note e denunciate, come quella scoperta recentemente dalla Guardia di Finanza in Toscana, che ha portato al sequestro di 8 milioni di bottiglie di olio di oliva destinato al mercato. A fronte di questi fenomeni, e soprattutto in seguito alla pressione effettuata dalla Coldiretti, è stata approvata lo scorso febbraio 2013 la cosiddetta legge “salva olio”, che contiene misure di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del vero made in Italy. Una misura che, ancora oggi, non risulta pienamente applicata per l’inerzia della pubblica amministrazione e per l’azione delle lobby industriali denunciate dallo stesso New York Times. È quindi necessario continuare a discutere del tema, cogliendo l’occasione per approvare uno specifico emendamento, nell’ambito della normativa comunitaria, in grado di rispondere alle osservazioni dell’Unione Europea ed a rendere operativa la norma.