Dopo l’approvazione del regolamento di transizione, anche il Consiglio Europeo dà il via libera definitivo alla riforma della PAC.
La nuova politica agricola comune entrerà ufficialmente in vigore dal primo gennaio 2015, mentre nel corso del 2014 è prevista l’applicazione di una serie di misure di transizione che assicureranno il passaggio al nuovo regime, garantendo la continuità dei pagamenti che l’Unione Europea versa agli agricoltori.
“Sono convinta che i 52 miliardi di euro di finanziamenti per l'Italia saranno ben usati per rilanciare un sistema in crisi”, ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo, “ma che dà grandi risultati in agricoltura". E ha annunciato: "il 18 dicembre vedrò le categorie agricole e il 19 saremo in conferenza Stato-Regioni per risolvere e per chiudere l'accordo italiano sulla Pac".
“Se dovesse succedere” - ha concluso - "saremo i primi ed è un grande risultato per noi, perché significa che non è più la politica delle attese e del rinvio, ma che lo Stato, il Ministero dell'agricoltura ed io, insieme agli assessori Regionali e alle categorie, sapremo fare sistema, per scrivere insieme una politica agricola italiana".
"Attendiamo scelte coraggiose e coerenti da parte del nostro Paese, rispetto a quanto stanno realizzando i giovani imprenditori agricoli italiani", ha affermato Vittorio Sangiorgio, "soprattutto per ciò che riguarderà la definizione di agricoltore attivo." "Resta chiaro per i giovani di Coldiretti", ha continuato, "che le risorse dovranno essere destinate esclusivamente a chi vive di agricoltura".