Con la pubblicazione del decreto sul sito del Mipaaf e della circolare Agea, il 23 giugno, diventa operativa la distillazione volontaria di crisi per la campagna 2019/2020 che conta su un budget di 50 milioni. Una misura chiesta dalla Coldiretti per sostenere le imprese del settore del vino colpite dall'emergenza sanitaria. Per richiedere l’aiuto il produttore deve presentare on line entro il 7 luglio il “contratto di distillazione”. Ciascun produttore non può inviare più di due contratti per i volumi giacenti in cantina.
L’intervento riguarda i vini comuni e prevede che vengano trasformati in disinfettanti o in bioetanolo. Le destinazioni dunque sono esclusivamente sanitarie e industriali.
La distillazione si rivolge ai vini comuni con una gradazione minima di 10° vol. già detenuti alla data del 31 marzo 2020 o derivanti da declassamenti di vini a Do/IG effettuati successivamente ma prima del 23 giugno 2020 , data di entrata in vigore del decreto Mipaaf. Il prezzo riconosciuto è 2,75 euro per grado per ettolitro (Ad esempio per un vino di 11° Vol. è pari a euro 30,25 per ettolitro).
Il prodotto deve essere trasformato, entro il 15 ottobre 2020, in alcool con una gradazione non inferiore a 92 gradi. Le operazioni di consegna in distilleria devono essere effettuate entro il 31 luglio.
Entro 5 giorni dalla chiusura della presentazione dei contratti- precisa la circolare Agea – sarà comunicata ai richiedenti la relativa approvazione. E se il volume del montegradi dei contratti approvati supera quello coperto dalle risorse finanziarie l’Agea ridurrà proporzionalmente i volumi di vino da avviare alla distillazione.
Sono previsti controlli sia presso il produttore sia presso il distillatore. E’ importante dunque che i produttori contattino gli uffici Coldiretti per il necessario supporto per tutti gli adempimenti.