L’Agea ha fornito istruzioni dettagliate sui tempi della presentazione della domanda di aiuto Pac slittata dal 15 maggio al 17 giugno 2019.
Il 17 giugno è il giorno di scadenza per la presentazione delle domande iniziali e delle domande di modifica. Per le domande di ritiro parziale la data di presentazione è valida fino al momento in cui viene comunicata all’agricoltore l’irregolarità da parte dell’Organismo pagatore.
Per quanto riguarda la presentazione tardiva della domanda unica inziale l’Agea spiega che il ritardo massimo può essere di 25 giorni civili che partono dal 17 giugno con termine ultimo dunque del 12 luglio. In questo caso l’agricoltore subisce una decurtazione dell1% per ogni giorno lavorativo di ritardo. In caso di richiesta di accesso alla riserva nazionale per l’attribuzione di nuovi titoli o di aumento del valore dei titoli, la decurtazione per ogni giorno lavorativo di ritardo è del 3%.
Anche per la presentazione in ritardo della domanda di modifica il taglio è dell’1%. Tale riduzione non si applica all’aiuto de minimis richiesto per il grano duro. L’Agea precisa che le domande iniziali e di modifica pervenute oltre il 12 luglio sono irricevibili.
Nella stessa circolare l’Agenzia fornisce ulteriori precisazioni su “superfici ammissibili”, “pagamento di base” e “Istruzioni operative”. Per esempio per quanto riguarda le superfici dichiarate a tartufo definisce che sono ammissibili solo se si tratta di impianti di colture permanenti micorrizate con l’uso cioè della tecnica utilizzata per incrementare la produzione, mentre sono escluse le superfici boscate.
A decorrere dalla campagna 2019 le superfici coltivate a castagno da mensa sono ammissibili esclusivamente nel caso in cui siano classificate quali colture permanenti nel GIS (sistema di informazione geografica), altrimenti deve essere richiesto dal produttore un riesame dell’uso del suolo.