E’ uno dei temi più attesi dagli agricoltori e il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, lo affronta subito nella relazione che ha presentato nel corso dell’assemblea dei presidenti di sezione che si è tenuta ieri ad Albano S. Alessandro. “Per quanto riguarda la Pac - ha dichiarato - dopo una falsa partenza che ci aveva preoccupato non poco, siamo riusciti a riequilibrare le cose a nostro favore. L’accordo recentemente raggiunto sull'attuazione in Italia della Politica Agricola Comune 2014-2020 vale 52 miliardi di euro”. E’ con soddisfazione che Brivio sottolinea come grazie al grande lavoro di Coldiretti si è arrivati a colpire le rendite di una casta di intoccabili che per anni ha succhiato le risorse destinate al mondo agricolo. “E’ totale la nostra opposizione - ha affermato - a quella casta composta da banche, assicurazioni e altri soggetti che nulla hanno a che fare con l’agricoltura che rappresenta lo 0,2% dei beneficiari e assorbe il 15% delle risorse destinate al settore agricolo”.
Per il presidente della Coldiretti bergamasca tra le varie decisioni assunte, quelle di maggiore interesse per il comparto provinciale riguardano le risorse destinate ai settori della zootecnica da carne e da latte e ad alcune colture come i seminativi. Significativo è il sostegno al lavoro giovanile, che prevede la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi cinque anni di attività per le aziende condotte da under 40, ai quali viene anche assicurato il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro. E’ positiva anche l’attenzione riservata alle aree svantaggiate e di montagna. Il mondo agricolo tira un sospiro di sollievo anche per quanto riguarda la vicenda nitrati. Si è, infatti, fatta finalmente un’operazione verità sulla responsabilità delle fonti di inquinamento delle acque. Risulta ormai chiarito anche dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) come il coinvolgimento della zootecnica nelle problematiche ambientali sia del tutto trascurabile o minimo e che le vere cause vanno ricercate altrove, dall’industria agli scarichi civili.
“C’è in gioco il futuro delle nostre stalle – ha spiegato Brivio - ora bisogna procedere speditamente alla revisione delle aree vulnerabili e dare nuove certezze e nuove prospettive alla nostra zootecnia”. Al Ministro delle Politiche Agricole Martina che è intervenuto ai lavori, Brivio ha chiesto un intervento deciso sul fronte del contenimento della burocrazia. “Non solo coltiviamo la terra ha denunciato - siamo costretti anche a coltivare le scartoffie!”. Coldiretti ha calcolato che per sbrigare la pletora di adempimenti che ci vengono imposti dobbiamo togliere alla nostra vera attività di impresa ben 100 giorni l’anno. Nel settore vitivinicolo si contano 70 adempimenti burocratici, nel settore florovivaistico 57, nel settore orticolo 59, nel settore della zootecnia da latte 60, nel settore della zootecnia da carne 59.
“Un’altra importante partita che ci attende a breve – ha ricordato Brivio - è il rinnovo del prezzo del latte, alla luce anche della imminente fine del regime delle quote. Dopo la boccata di ossigeno dell’ultimo accordo, i nostri allevatori hanno bisogno di ulteriori certezze per programmare il futuro delle loro imprese. Si è già messa in moto la macchina delle trattative, faremo il possibile affinché si possa arrivare ad un traguardo che tenga conto delle reali condizioni del mercato del latte e risponda alle esigenze delle nostre stalle”. Per il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina l’assemblea della Coldiretti di Bergamo è stata l’occasione per fare un primo bilancio del lavoro svolto nei circa 100 giorni dalla sua nomina. “Abbiamo dato il segnale - ha evidenziato – che vogliamo prendere in mano in modo decisivo questioni irrisolte del mondo agricolo. Per quanto riguarda la Pac siamo partiti svantaggiati rispetto ad altri paesi europei e abbiamo invece portato a casa risultati importanti. Abbiamo dimostrato di essere un Paese che quando si pone degli obiettivi è in grado di raggiungerli”.
Martina ha inoltre evidenziato la sintonia con Coldiretti e come i temi dell’agricoltura siano stati al centro dell’agenda del Governo che li ha visti come un’opportunità. “Nel nostro semestre di presidenza europea - ha annunciato Martina – dobbiamo affrontare dossier importanti come quello relativo all’agricoltura biologica e all’impostazione dello scenario che riguarda il latte in vista dell’imminente fine del regime delle quote”. Della buona collaborazione con il Ministro Martina ha parlato anche il presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini. “Sulla Pac – ha puntualizzato – gli dobbiamo riconoscere che ha saputo mantenere la barra dritta e questo ci ha permesso di contenere i danni. Quando si è partiti con la discussione della riforma, l’agricoltura italiana aveva come prospettiva una riduzione degli aiuti del 46%. I nostri sforzi però sono stai premiati e le cose hanno preso una piega diversa”.
Prandini ha poi ricordato l’impegno che Coldiretti sta mettendo in campo per Expo 2015, per riempirlo di contenuti e riportare al centro del dibattito l’agricoltura e il suo ruolo di produttrice di cibo per sfamare il mondo. Anche il presidente della Camera di Commercio di Bergamo Paolo Malvestiti ha parlato dell’importanza di Expo “un’occasione da non perdere per le nostre Imprese che per superare la crisi dovranno rimboccarsi le maniche”. Nella parte privata dell’assemblea è stato approvato il bilancio e sono state approvate anche le modifiche statutarie che hanno introdotto il limite dei 2 mandati per il presidente provinciale e il limite della durata di 5 anni per ogni mandato.