Promuovere sostenibilità e imprenditoria giovanile in agricoltura. È l’obietto della proposta di legge recentemente approvata dal consiglio della Regione Umbria nell’ambito del progetto di salvaguardia e recupero di terre abbandonate e aziende agricole in disuso.
La proposta di legge nasce dall’esigenza di promuovere l’occupazione giovanile, favorendo al tempo pratiche di agricoltura sociale, attente al recupero di soggetti deboli ed emarginati dalla società, oltre che alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
In particolare la legge prevede l’istituzione del “Banco della terra”, un vero e proprio inventario che raccoglierà l’elenco dei terreni agricoli e agro-forestali, aziende, immobili e fabbricati abbandonati utili per operazioni di locazione o concessione.
I beni elencati dovrebbero essere riservati a giovani under 40, almeno per il 50%, e a cooperative sociali, per una quota non inferiore al 30%. La Regione dovrebbe inoltre favorire l’accesso al credito da parte degli assegnatari attraverso la concessione di garanzie, tramite Gepafin.
Non solo, dovrà anche promuovere misure di sostegno, nell’ambito della pianificazione del Psr, e individuare, anche con il supporto di Sviluppumbria, programmi per la creazione di imprese e cooperative, sostenendo attività di gestione e formazione.
“Siamo di fronte ad una legge importante per due obiettivi”, ha dichiarato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini. “Il primo è quello di recuperare terre di pregio in aree marginali lasciate in abbandono. Il secondo obiettivo è offrire opportunità in più a chi cerca occupazione, specialmente ai giovani”.
Ulteriori informazioni sulla proposta di legge approvata dal consiglio sono disponibili sul sito web della Regione Umbria.