Introdotta dal D.Lgs. n.99 del 29 marzo 2004 la figura dell’Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) ha sostituito di fatto quella dell’Imprenditore Agricolo a Titolo Principale (IATP). Una nuova qualifica, quindi, che prevede qualche aggiornamento e diversi benefici, fra cui la possibilità di accedere a una serie di agevolazioni fiscali.
Quali sono quindi i requisiti per diventare un Imprenditore Agricolo Professionale e cosa occorre fare per acquisire questo titolo?
Nello specifico con l’acronimo di IAP identifica colui il quale, in possesso di conoscenze e competenze professionali, dedichi alle attività agricole, direttamente o in qualità di socio, il 50% delle proprie ore lavorative e che ricavi dalle stesse almeno il 50% del proprio reddito globale di lavoro.
Per acquisire il titolo di Imprenditore Agricolo Professionale è necessario essere almeno in una delle seguenti condizioni:
Inoltre, si aggiungono le condizioni individuate nella definizione stessa della qualifica (50% del reddito e ore lavorative) e l’iscrizione obbligatoria alla gestione previdenziale ed assistenziale per l’agricoltura.
Può capitare, tuttavia, che il richiedente non sia in possesso di uno o più requisiti. In tal caso l’imprenditore può comunque presentare istanza alla provincia competente ed avviare la procedura di iscrizione, a patto che entro il termine di due anni dimostri di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti.
Il termine, inoltre, può essere prorogato di ulteriori due anni, nel caso in cui si verifichino condizioni particolari come avversità atmosferiche e calamità o a seconda della tipologia di colture dell’azienda.