10 Dicembre 2013

Oscar Green 2013: al via la settima edizione nazionale

Erano più di 1.200 giovani agricoltori, in alcune regioni oltre 100 imprese partecipanti. Oggi sono ventuno, le migliori aziende agricole e istituzioni d’Italia, riunite nella splendida cornice di Palazzo Rospigliosi, pronte a sfidarsi per la premiazione finale.
La settima edizione degli Oscar Green si apre con un video speciale, quello della “Battaglia di Natale”, una battaglia che ha coinvolto l'intero mondo Coldiretti, fra cui migliaia di giovani agricoltori.
Ed è proprio a questo recente evento che si ricollega l'intervento di Enzo Gesmundo, con il quale il Segretario Nazionale Organizzativo Coldiretti apre ufficialmente la prima giornata degli Oscar Green.
“Una battaglia”, sottolinea Gesmundo “che deve essere portata avanti sopratutto per i giovani”. Il segretario risponde inoltre alle critiche di oscurantismo, chiarendo ulteriormente la posizione di Coldiretti in merito agli import destinati alla falsificazione. Secondo il segretario, infatti, l'unico protezionismo ammesso è infatti quello culturale, inteso come promozione e conservazione della bellezza e del territorio. In questo senso fondamentale è la capacità di mettere a frutto il talento e la creatività, un obiettivo portato avanti proprio dagli Oscar Green.
La parola passa poi a Vittorio Sangiorgio, presidente dei Giovani Coldiretti. Il tema è innovazione, intesa come evolversi di un racconto, la capacità di mettere se stessi in ciò che si fa. Puntare sulla bellezza e sull'unicità dell'Italia, rendere un lavoro non solo bello fuori, ma sopratutto bello dentro. Questo il messaggio che  il presidente dei Giovani Coldiretti rivolge all'intera platea di giovani agricoltori presenti.
I primi quattro testimonial della giornata affrontano invece il tema del “fare impresa”. Mentre, infatti, Giuseppe Ragusa, professore di Economia alla Luiss, riconosce l'importanza della creatività e la capacità di andare oltre le regole, Alessandro Fusacchia, Consigliere Economico del Ministro degli Esteri Emma Bonino, sottolinea il bisogno di “internazionalizzazione”, inclusa la possibilità di intercettare capitali stranieri.
È la volta poi di Francesco Luccisano, presidente Rena, che esorta i giovani agricoltori a non banalizzare, svuotando di contenuto, parole e concetti significativi, come Italia, bellezza e cambiamento. Cambiamento che, sottolinea Luccisano, si promuove nella comunità,  attraverso la connessione, la sperimentazione, l'impatto e l'imprenditorialità.
Nel primo panel della giornata si discute, invece, di Made in Italy,  come opportunità di internazionalizzazione e di business per le imprese. Il 2012 ha, infatti, registrato un incremento dell'8% delle ricerche mondiali sul marchio.
Segue l'intervento di Alex Giordano, testimonial della categoria “Non solo agricoltura”, che affronta il tema della social innovation e della  creazione di nuovi protagonisti nella produzione di contenuti ed opinioni e di nuovi attori sul mercato.
Giordano presenta inoltre un nuovo progetto: Rural hub. Un laboratorio in cui condividere l’innovazione sociale applicata alla ruralità, un centro studi ed un luogo in cui trovare investitori per progetti di innovazione rurale.
La prima parte della giornata si chiude poi con un secondo panel, in cui si discute di gusto italiano, fra tradizione e innovazione. Dall'imprenditrice Francesca Nadalini allo chef Luigi Taglienti la parola d'ordine è valorizzazione del prodotto, e quindi conoscenza vera del territorio. Taglienti, in particolare, ribadisce il culto dei prodotti di stagione, portatori di un bagaglio culturale unico. Per Toni De Amicis, Direttore generale Fondazione Campagna Amica è, invece, la fiducia a cementare il rapporto fra produttore e consumatore. La vendita diventa quindi non solo scambio di merce, ma anche e soprattutto condivisione di uno stile di vita e valori ben precisi.
Infine Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, sottolinea l'importanza della comunicazione e della formazione. Una formazione che deve essere costante nel tempo e in grado di andare oltre la semplice capacità di creare buoni prodotti.