17 Marzo 2015

Giovani e agricoltura: la lotta alle agromafie passa dallo studio

La tutela e lo sviluppo del territorio come bene comune, passa anche attraverso la lotta alle agromafie.
È quanto emerso dall'incontro con gli studenti delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche della Luiss, organizzato da Labgov - partner della Sumner School di Coldiretti Giovani impresa - a cui hanno partecipato il dott. Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Agromafie che nel confronto con i giovani ha sottolineato quanto grave sia il fenomeno delle agromafie nel nostro Paese e quanto i giovani possano contribuire ad invertire la tendenza, partendo proprio da un approfondimento del fenomeno nelle università.  Presente anche Maria Letizia Gardoni, Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, rappresentante dei giovani agricoltori Coldiretti.

Proprio in occasione di questo incontro la Gardoni ha tenuto, ancora una volta, a ribadire l’impegno dei giovani imprenditori agricoli a sostenere la tutela e lo sviluppo del territorio.

Proprio sulle tematiche relative a criminalità e agricoltura, la Gardoni ha affermato che fortunatamente, l’Italia può vantare un sistema di controllo che è primo al mondo per efficacia e la lotta alle attività agromafiose ne è una parte fondamentale, perché queste rappresentano un fattore di pericolo per tutti quei giovani che credono che il futuro dell’imprenditoria italiana sia nell’agroalimentare, settore strategico per il rilancio economico del nostro Paese.