Tre italiani su quattro rispondono alla crisi tagliando gli sprechi alimentari a tavola. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ elaborata in occasione della Giornata di prevenzione dello spreco alimentare in Italia, promossa dal Ministero dell’Ambiente. Un tendenza in costante crescita, che rappresenta uno dei pochi aspetti positive della crisi, anche se il livello di sprechi alimentari nel nostro Paese resta ancora molto alto. Quest’anno sono infatti stati buttati ben 76 chili di prodotti alimentari.

In particolare il 45 per cento degli italiani sembrerebbe aver ridotto gli sprechi,  mentre il 28 per cento li ha del tutto eliminati. Il restante 26 per cento, invece, non avrebbe affatto modificato il proprio comportamento.Il taglio degli sprechi avverrebbe adottando stili di vita e di consumo più attenti e consapevoli fra cui, ad esempio, la spesa nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, il controllo della data di scadenza, o ancora la riduzione delle dosi acquistate.

Il 56 per cento degli italiani riutilizzerebbe invece gli avanzi per preparare polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille o macedonia. Tornano così in tavola anche quei piatti tipici, cosiddetti “piatti del giorno”, che fanno degli scarti e degli avanzi I propri ingredienti principali: la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta, o ancora la frittata di pasta al sud.

In occasione della Giornata, inoltre, si riuniranno a Roma, presso Piazza di Pietra, gli Stati Generali di prevenzione dello spreco alimentare, ai quali prenderanno parte numerosi enti e associazioni della filiera agroalimentare, tra cui anche Coldiretti. I lavori si svolgeranno alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, e del Sottosegretario alle Politiche Agricole e delegato all’Expo, Maurizio Martina, mentre saranno introdotti e coordinati dal presidente di Last Minute Market Andrea Segrè.