7 Luglio 2014

UE: da tecnocrati formaggi senza latte e vino senza uva

“Non solo banche, dal formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata:  sul mercato è possibile trovare anche il vino zuccherato e quello in polvere, mentre circa la metà della spesa è anonima per effetto delle scelte avallate dei tecnocrati dell’Unione Europea, messe sotto accusa dal premier Matteo Renzi.”
Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che dalle burocrazie dell'Unione Europea, sono arrivate decisioni incomprensibili sulla tavola, che allontanano cittadini ed imprese dall'Europa.

"Si consentono trucchi ed inganni nel momento di fare la spesa, con l’appiattimento verso il basso della qualità alimentare anche a danno di Paesi come l’Italia, che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare" ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel denunciare "le allucinanti novità nel piatto, con  le alchimie negli ingredienti  che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni". Si spiega così  la possibilità concessa dall’Unione Europea  di incorporare la polvere di caseina e caseinati (al posto del latte) nei formaggi fusi; di aumentare la gradazione del vino (attraverso l’aggiunta di zucchero) nei Paesi del Nord Europa o di ottenerlo a partire da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono di ottenere in brevissimo tempo, le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. Sono circa 20milioni le bottiglie che in Europa vengano consumate con etichette di vini italiani ottenute in questo modo. L’Unione Europea consente anche per alcune categorie di carne la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5%; per alcuni prodotti (es.wurstel, mortadella) tale indicazione può essere addirittura elusa e potrebbero essere esclusi dagli obblighi di indicazione della quantità d’acqua, mentre in tutta Europa circolano liberamente imitazioni low cost del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, realizzate fuori dall’Italia senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine del prodotto.

Le importazioni dei cosiddetti similgrana in Italia, sono raddoppiate negli ultimi dieci anni con gli arrivi da Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia che hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83milioni di Kg. 1 mozzarella su 4 in vendita in Italia, è stata ottenuta con semilavorati industriali, chiamati cagliate, che provengono dall’estero, senza alcuna indicazione in etichetta per effetto della normativa europea. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati, è quasi impossibile leggere le scritte miscele di oli di oliva comunitari, oppure miscele di oli di oliva non comunitari o ancora  miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari previste dalla normativa comunitaria, per far conoscere la provenienza delle olive ai consumatori.

L’Italia è il maggior importatore mondiale di olio di oliva, ma solo un italiano su quattro (27%) ritiene che la gran parte dell’extravergine in vendita sia ottenuto totalmente o per la maggior parte con olio straniero, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
Storica l’imposizione all’Italia dell’Unione di aprire i propri mercati anche al cioccolato ottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao.  Oltre la metà della spesa, è anonima per colpa delle contraddittoria normativa comunitaria che obbliga ad indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per quella suina o per i prosciutti; per l’ortofrutta fresca, ma non per quella trasformata; per le uova ma non per i formaggi; per il miele ma non per il latte.
Il risultato è che gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali, riguardano 2 prosciutti su 3 venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero; 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 che sono stranieri senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarella.

Le scelte dei tecnocrati a tavola che allontanano I cittadini dall’Europa 

Senza latte: 1 mozzarella su 4 in vendita in Italia, è stata ottenuta con cagliate che provengono dall’estero, senza alcuna indicazione in etichetta (effetto della normativa europea).

I formaggi dalla polvere: l’Unione Europea  consente che, al posto del latte,  possa essere incorporata anche polvere di caseina e caseinati nei formaggi fusi.

Il similgrana low cost senza provenienza: nell’Unione Europea sono in vendita imitazioni low cost importate dall’estero del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori. Le importazioni dei similgrana in Italia hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83 milioni di chili.

Il vino allo zucchero: l’Unione Europea consente ai paesi del Nord Europa di aumentare la gradazione del vino, attraverso l’aggiunta di zucchero. Lo zuccheraggio è sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo e in Italia, che ha combattuto una battaglia per impedire un trucco di cantina e per affermare definitivamente la definizione di vino quale prodotto interamente ottenuto dall'uva.

Wine kit : l’Unione Europea permette la vendita di pseudo vino, ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono di ottenere le etichette più prestigiose, con la semplice aggiunta di acqua. In Europa vengano consumate circa 20milioni di bottiglie all’anno, con etichette di vini italiani ottenute in questo modo.

La microetichetta dell’olio: sulle bottiglie ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile leggere diciture come miscele di oli di oliva comunitari, miscele di oli di oliva non comunitari o miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari per riconoscere gli oli importati.

La carne annacquata: l’Unione Europea consente per alcune categorie la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5%. Ma per wurstel e mortadella tale indicazione può essere addirittura elusa, anche se il contenuto di acqua supera tale percentuale, secondo la nuova normativa comunitaria definita con il Reg. 1169/2011 dell'Unione.

Il cioccolato senza cacao: l’Unione Europea ha imposto all’Italia di aprire i propri mercati anche al quell cioccolato, ottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao.

2 prosciutti su 3 sono stranieri ma non si vede: più di 2 prosciutti su 3 consumati in Italia sono ottenuti da maiali stranieri, ma il consumatore non lo sa perché in etichetta non è obbligatorio indicare la provenienza. Tale mancanza di trasparenza sta comportando la scomparsa dell’allevamento italiano, dove si contano 615mila maiali in meno nel 2013.

Dalla Cina 29 milioni di chili di concentrato di pomodoro senza etichetta origine: in Italia sono stati importate ben 155 milioni di Kg di concentrato di pomodoro nel 2013, pari a circa il 15% della produzione di pomodoro da industria in Italia di cui quasi 58 milioni di Kg dagli USA e 29 milioni di Kg dalla Cina.