20 Ottobre 2014

Salumi falsi bio: inizio crisi +150% frodi carni, +17,3% biologico

Dall’inizio della crisi economica,  sono aumentati del 150% le frodi nelle carni che si classificano tra i settori più sensibili.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, a commento dell’inchiesta della procura di Torino, sulla vendita di falsi salumi biologici, in base ai dati su sequestri effettuati dai Carabinieri dei Nas nei primi nove mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2008.  Nel primi nove mesi dell’anno, infatti,  sono stati tolti dal commercio carni e derivati per un valore complessivo di ben 92 milioni di euro, dopo che lo scorso anno era scoppiato in tutta Europa, lo scandalo della carne di cavallo spacciata per manzo.

La truffa sulla carne bio colpisce la fiducia di quasi la metà degli italiani che, regolarmente o qualche volta, li mettono nel carrello della spesa.
In controtendenza rispetto all’andamento generale, a tavola aumentano solo gli acquisti di prodotti biologici che fanno registrare un incremento record del 17,3% per i prodotti confezionati nella grande distribuzione, secondo le elaborazioni Coldiretti, sulla base dei dati Ismea relativi ai primi cinque mesi del 2014 dai quali si evidenzia che il consistente incremento del biologico risulta essere addirittura il più alto degli ultimi dodici anni.
Un business che in Italia vale 3 miliardi in termini di giro di affari e attira dunque gli appetiti della criminalità contro la quale bisogna stringere le maglie della legislazione con l’obbligo della tracciablità e l’indicazione di origine in etichetta.