26 Marzo 2015

Pizza: stranieri 4 pizzaioli su 10, 6mila posti lavoro vacanti

In Italia più di 4 pizzaioli su 10 sono stranieri, in un settore dove sono vacanti ben 6mila posti di lavoro. È quanto afferma la Coldiretti nella giornata di mobilitazione, organizzata in occasione della convocazione della Commissione Italiana Unesco a Roma, per l'atteso via libera nazionale all’inserimento dell'Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità (su Twitter l’hashtag #pizzaunesco).

Sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell'Accademia Pizzaioli. Di questi, 65 mila sono italiani, mentre tra gli stranieri a prevalere sono i circa 20 mila egiziani e gli oltre 10 mila marocchini. Un contributo importante per mantenere viva la tradizione della pizza in Italia, che evidenzia però anche la necessità di non disperdere e tutelarne l’autenticità, con l’inserimento dell'Arte della pizza Made in Italy nella lista dei patrimoni UNESCO.

Con il riconoscimento della pizza nell’elenco dell’UNESCO, si tutela un business che solo in Italia ha raggiunto i 10 miliardi di euro, nelle circa 63mila pizzerie e locali per l'asporto, taglio e trasporto a domicilio. Ogni giorno, secondo la Fipe, si sfornano circa 5 milioni di pizze, per un totale di 1 miliardo e mezzo all'anno. Anche se i maggiori mangiatori sono diventati gli Stati Uniti, che fanno registrare il record mondiale dei consumi con una media di 13kg per persona all’anno, quasi il doppio di quella degli italiani, che invece si collocano al secondo posto con una media di 7,6kg a testa.