Dall’uovo gourmet ai birrifici agricoli, dalla tecnologia applicata ai vigneti e alla produzione di riso, dalla coltivazione di ortaggi con il metodo dell’agricoltura organica rigenerativa alla produzione di vino certificata dal progetto The Green Experience, dagli esempi concreti di agricoltura sociale fino alla produzione di latte, formaggi, yogurt e gelati con la filosofia del Km0 e l’adesione a Bottega Italiana di Campagna Amica. Tante le idee imprenditoriali che i giovani premiati hanno saputo mettere in campo dando vita a nuove e concrete progettualità, cogliendo anche le richieste del mercato attuale.
Di seguito l’elenco delle imprese premiate per le rispettive categorie:
Luca è titolare dell’Azienda agricola Cascina Fornace di Vespolate, un’azienda storica nel novarese, che ha deciso di diversificarsi con la vendita diretta. Evoluta nel tempo ha chiuso la filiera di vendita, creando una riseria aziendale con essiccatoio a scambiatore di calore alimentato a pellet di lolla. Un’azienda innovativa che ha investito nella qualità tanto da potersi vantare di essere la prima in Italia ad avere un selezionatore ottico a colori per riso bianco, combinata con un’attività di recupero di varietà di riso antiche ormai scomparse e venderle. Luca si è aggiudicato l’Oscar per aver saputo unire alla tradizione l’innovazione valorizzando la produzione, riscoprendo varietà antiche ed introducendo la tecnologia.
Nella categoria una menzione speciale è stata data a Federico Pelliccioli dell’Azienda agricola Lavino Zona di Trivero in provincia di Biella.
Per aver saputo valorizzare le produzioni aziendali tramite la vendita diretta e aver interpretato al meglio la filosofia del Km0 i giovani agricoltori della Società agricola zootecnica Bramante in provincia di Torino che da generazioni producono formaggi di alta qualità dal latte che deriva dall’allevamento aziendale. Dediti da anni alla vendita diretta, hanno aperto la Bottega Italiana di Campagna Amica inserendo così nel loro punto vendita diversi prodotti d’eccellenza, tenendo fede sempre al concetto del Km0. Ai formaggi si aggiungono carni ed insaccati prodotti in azienda, dall’allevamento di bovini e suini. Con il loro lavoro preservano costantemente il territorio dall’abbandono e garantiscono la biodiversità, oltre a creare un rapporto diretto con i consumatori che possono direttamente apprezzare la qualità dei prodotti.
Stefania si è aggiudicata il premio per aver saputo avviare una nuova idea imprenditoriale nel totale rispetto dell’ambiente e del territorio. L’Azienda agricola Oscar di Albiano d’Ivrea attinge da differenti approcci di agricoltura sostenibile basati su principi che massimizzano le risorse presenti in un’azienda agricola e rispettando le fasi e i cicli biogeochimici. Nel suolo si realizza una parte fondamentale dei cicli biogeochimici indispensabili per la vita che permettono la coltivazione di piante sane e quindi di cibo sano. L’AOR lavora sulla rigenerazione del suolo e sulla buona nutrizione delle piante, incrociando antiche pratiche e conoscenze scientifiche.
Menzione speciale è stata assegnata a Mirella Manzone dell’Azienda agricola Manzone Giovanni di Monforte d’Alba in provincia di Cuneo.
Con la sua azienda agricola di Cassinasco in provincia di Asti Andrea partecipa al progetto IXEM WINE (Precision farming system) promosso dal Politecnico di Torino. I.W. è una community di aziende agricole, tecnici e agronomi interessati a condividere dati e esperienze che si concretizza in una piattaforma innovativa che permette la realizzazione di monitoraggi metereologici capillari e continuativi. Gli strumenti sono semplici e di immediato utilizzo: installazione di sensori in vigna, raccolta dati aziendali e accesso ai dati condivisi nella rete, App su smartphone.
Un’azienda nata con il preciso intento di svolgere attività sociali. Tante le attività svolte in tale ambito dalla vendita diretta, agli agriasilo, e una fattoria didattica accreditata dalla Regione Piemonte nonché inserimenti e stage lavorativi per persone svantaggiate e rifugiati politici. Nella Cascina del Mulino di Villastellone, certificata con metodo biologico, è possibile gustare lo street food contadino con patatine tagliate e fritte in un'apposita macchina. Un vero e proprio esempio di come interpretare al meglio il concetto di condivisione creando opportunità per soggetti svantaggiati
Grazie alla sua idea innovativa Romina ha saputo creare un nuovo prodotto ricollocando l’azienda sul mercato. Marco e Romina, riscontrando problemi di crescita nelle loro galline bianche, hanno deciso di integrare l’alimentazione a base di cereali, grano e grano turco di provenienza aziendale, servendo loro anche il latte a Km 0 della vicina Az. Agr. Agrilatteria del Pianalto. È nato così l’Uovo da Chef “La Piemunteisa”, un uovo diverso, dal gusto raffinato, più leggero e proteico, incredibilmente adatto a cucinare, visto il tuorlo particolarmente schiumoso ed un maggiore potere addensante.
Nella categoria una menzione speciale è stata data a Massimo Prandi di Cascina Motta a Sale in provincia di Alessandria.