Ogm in Italia, sì o no? Si tratta di un tema ancora caldo, ma - dati alla mano - i terreni seminati con organismi geneticamente modificati (OGM) in Europa sono crollati del 18% nel 2015, facendo registrare un’inversione di tendenza a livello mondiale con 1,8 milioni di ettari coltivati in meno, a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse miracolistiche. Una situazione che asseconda in qualche modo la decisione dell’Italia, che nel 2015 ha notificato alla Commissione Europea la richiesta di vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio, trovando l'approvazione di quasi 8 cittadini su 10 (76%) che si oppongono oggi al biotech nei campi.
Ogm in Italia è stato anche il tema dell'ultima puntata del programma televisivo Ballarò, durante la quale è stata chiamata ad intervenire Maria Letizia Gardoni, Presidente dei Giovani di Coldiretti.
“E’ vero che in Italia esiste l’agricoltura convenzionale che fa ricorso all’utilizzo di fitofarmaci, ma è anche vero che l’Italia (pur avendo un’agricoltura anche convenzionale) rispetta dei parametri rigidissimi, per cui l’utilizzo del prodotto fitosanitario nell’agricoltura convenzionale, ha dei parametri molto più bassi rispetto a quelli di altri paesi europei e mondiali, per cui nonostante appunto si faccia ancora questo tipo di coltivazione si rispettano dei parametri rigidissimi".
Maria Letizia Gardoni ha poi concluso il proprio intervento, parlando di sostenibilità ambientale e cercando di chiarire il perché Coldiretti è contraria alla coltivazione di Ogm in Italia: "Vorrei ricordare che l’Italia sta cercando di sviluppare modelli agricoli diversi, molto incentrati sulla sostenibilità soprattutto ambientale tant’è che il nostro, è il primo Paese in Europa per produttori biologici. Coldiretti è contraria agli Ogm in Italia non per credenze che possono creare allarmismo, ma perché si basa su dei fatti concreti. Per esempio l’Ogm è nato come un “miracolo” che adesso si sta rivelando un falso mito; era stato creato per superare la malnutrizione nel mondo, quando invece la malnutrizione nel mondo sta aumentando; l’ogm era stato anche creato per produrre più cibo in relazione all’aumento demografico, ma oggi produciamo cibo per 10 miliardi di persone (più di quelle che in realtà siamo), sprecando ben 1/3 di ciò che viene prodotto e, soprattutto perché la coltivazione Ogm porta alla morte della biodiversità, mentre la forza del made in italy agroalimentare non è l’omologazione, ma proprio la diversità".
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