10 Dicembre 2016

Natale 2016, il vademecum per la preparazione dell’albero

Il Natale 2016 è alle porte e sono 3,5 milioni le famiglie italiane a caccia dell’albero vero, che sarà addobbato nelle case o nei giardini secondo tradizione. E’ quanto è emerso da una recente indagine dalla quale si evidenzia che quasi 6 italiani su 10 (pari al 59 %) recuperano dalla cantina il vecchio albero sintetico, una minoranza dovrà sostituirlo, mentre sono appena il 10% quelli che rinunciano del tutto alla tradizione di addobbarlo. Una tradizione che resta comunque consolidata nelle case degli italiani, anche se con il cambiamento degli stili di vita si registrano nuove tendenze. Per questo Natale 2016 si nota la tendenza ad avere nella propria abitazione un albero vero, ma più ridimensionato rispetto agli anni passati e non solo per questioni economiche, ma anche per la facilità di trasporto e del minor numero di metri quadrati disponibili. Negli ultimi quindici anni la dimensione dell’albero si è accorciato in media di quasi mezzo metro.

L’albero di Natale diventa quindi più leggero, maneggevole e trasportabile, ma la scelta di alberi più piccoli è il segnale di una maggiore attenzione alla sopravvivenza della pianta, che va oltre il periodo natalizio. La spesa media nell’acquisto dell’albero si aggira intorno ai 32 euro anche se gli abeti più piccoli - che non superano il metro e mezzo - sono venduti a prezzi stabili e variabili tra i 10 e i 60 euro a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso. La vendita avviene nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai, nei garden, ma ottime occasioni si trovano anche in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica. L’albero naturale italiano, concilia il rispetto della tradizione con quello dell'ambiente; nel nostro Paese sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali, altrimenti destinati all'abbandono e contribuiscono a migliorare l'assetto idrogeologico delle colline e a combattere l'erosione e gli incendi. Grazie agli alberi di Natale è quindi possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità, prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d'incendi.
Niente a che vedere con le piante di plastica che arrivano molto spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente.

Ecco dunque un vademecum, con alcuni consigli per gli acquisti e la preparazione dell’albero di questo Natale 2016.

  • Dare modo all'albero di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami imprigionati dalla rete per il trasporto
  • Preferire un albero italiano che non consuma energia per il trasporto e aiuta la stabilità idrogeologica del territorio nazionale
  • Non esiste l'albero perfetto, ma ricordiamoci che si tratta di un albero vivo. La sua naturale asimmetria è sicuramente compensata dall'autenticità dello stesso
  • Chiedere al vivaista di scuotere l'albero per far cadere gli aghi secchi
  • Sistemare l'albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore e al riparo da correnti d'aria
  • Evitare addobbi pesanti e non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l'albero è vivo e respira
  • Mantenere la terra umida anche con l'utilizzo di un nebulizzatore.