Si stima una perdita fino 30% del raccolto di pomodoro nei campi dove era già giunto a maturazione in un provincia che è leader in Italia nella produzione dell’oro rosso. E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti che chiede che vengano verificate le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nei territori del Foggiano colpiti dal maltempo.
La situazione è drammatica con intere aziende allagate e grandine, trombe d'aria e piogge alluvionali che hanno distrutto coltivazioni e vigneti, ma che stanno anche impedendo la raccolta meccanizzata del pomodoro. Dove è possibile salvare il prodotto si sta procedendo con quella manuale, con maggiori oneri per gli agricoltori.
"Occorrono misure urgenti, che il mondo bancario venga incontro in un momento così drammatico alle esigenze delle imprese e che la Regione si adoperi affinchè sia dichiarato lo stato di calamità naturale", ha affermato il presidente provinciale di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo dopo la gravissima alluvione che ha colpito il Gargano. Un'estate da dimenticare per l'agricoltura di Capitanata con il 150% di pioggia in più rispetto alla media che ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata e del Gargano, afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac-Cnr.
L’andamento climatico impazzito, poi, si è abbattuto su un territorio fragile caratterizzato dal 78% dei comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni, di cui 35 ricadono proprio in provincia di Foggia.