13 Marzo 2015

Made in Italy: stop a strage ulivi, crowdfunding per la ricerca

Con l’hashtag #savemonumentalolives su Twitter, è stata lanciata una petizione popolare con il metodo del crowdfunding ambientale, per coinvolgere la società civile nell’azione di tutela ambientale e del paesaggio.
Dopo la deliberazione di stato di emergenza del Consiglio dei Ministri riguardo all’epidemia di Xylella fastidiosa, che sta facendo strage di ulivi secolari in Puglia, ha preso avvio la prima raccolta di fondi utile a finanziare la ricerca per debellare la malattia, dando così la possibilità ai milioni di italiani e stranieri che amano il Salento di contribuire concretamente.

L’iniziativa della Coldiretti è stata lanciata in occasione della visita del presidente Roberto Moncalvo e della Giunta Nazionale in Puglia, anche in vista dell’Expo, che sarà visitata da 20 milioni di persone italiane e straniere.
La ricerca ha un ruolo determinante, perché fino al 2013 in Europa non c’era traccia del batterio Xylella, che pare fosse conosciuto da 130 anni solo nelle Americhe e in Taiwan. La Xylella fastidiosa colpisce anche alberi da frutto e piante ornamentali, diffusissime in Salento, ma per fortuna la vite ad oggi risulta immune.

Il complesso del disseccamento rapido dell’ulivo, in base a quanto emerso in occasione dell’International Symposium on the European outbreak of Xylella fastidiosa in olive, che lo scorso ottobre ha riunito ben 200 ricercatori provenienti da 20 nazioni diverse, rischia di allargarsi pericolosamente oltre quest’area di primo insediamento e diffusione. Il pericolo di propagazione del contagio degli ulivi non è dunque un problema esclusivo del Salento, dove si contano ben 11 milioni di piante d’ulivo, piuttosto italiano e comunitario.