19 Aprile 2016

L’allarme terrorismo, mette a rischio turismo nelle spiagge

Il falso allarme terrorismo da parte del giornale tedesco Bild sui kamikaze dell’Isis pronti a farsi esplodere sulle spiagge, rischia di costare all’Italia 35,7 miliardi di euro, mettendo in ginocchio il settore turistico proprio mentre si annunciavano previsioni molto positive in vista della stagione estiva. A denunciarlo è la Coldiretti dopo la notizia diffusa da Bild, secondo la quale gli islamisti, "travestiti da venditori ambulanti", potrebbero farsi esplodere sulle spiagge europee di Italia, Spagna e Francia del sud.

Un allarme subito smentito dall’intelligence italiana, alla quale "non risultano informazioni di questo genere". La bufala della Bild rappresenta una minaccia per un settore, che nel 2015 ha visto i turisti internazionali spendere oltre 35,7 miliardi di euro per le loro vacanze in Italia, un dato in aumento del 4,4% sull'anno precedente, secondo un’analisi Coldiretti su dati del Ciset di Ca' Foscari. Emerge inoltre che il 95% degli stranieri che hanno visitato il nostro Paese è intenzionato a tornare. Per il 2016 si annunciano previsioni positive, con ottimi risultati registrati già nel primo trimestre.

L’allarme terrorismo rappresenta oggi una variabile importante nell’andamento dei flussi turistici, come dimostra il fatto che nel 2015 l’allerta attentati ha fatto cambiare la meta delle vacanze internazionali, secondo l'Organizzazione mondiale del turismo. Il taglio più pesante, pari all’8%, riguarda i viaggiatori diretti verso l’Africa del nord (Egitto, Tunisia), mentre l’aumento più rilevante riguarda con un +5% l’Europa, ritenuta più sicura delle altre destinazioni, almeno fino ai recenti drammatici fatti di Bruxelles.

Non è comunque la prima volta che dalla Germania giungono notizie fasulle tendenti a screditare il nostro Paese, con ripercussioni pesanti sull’economia e sull’occupazione. Nel 1977 la copertina della rivista tedesca Der Spiegel mostrava la foto di un piatto di spaghetti conditi con sopra una pistola, in riferimento alla presenza del terrorismo in Italia, copertina che fu replicata nel 2006, in occasione dei mondiali di calcio. Sempre nel 2006, il quotidiano tedesco Die Zeit pubblicava sulla versione online un articolo sulla qualificazione dell'Italia (a spese della Germania) alla finale dei Mondiali di calcio del 2006, titolandolo Mafia in Finale.