Giovani e lavoro, entrambi fanno parte di una tematica molto ampia e importante, che riguarda il futuro del nostro Paese. In un momento così particolare, dove si continua a sentire il peso della recente crisi economica, sono tanti i giovani che sono alla ricerca di un lavoro stabile, che possa dare una speranza per un futuro fatto di certezze economiche, ma anche di realizzazioni. Giovani e lavoro in ambito agricolo sono due aspetti che, specialmente in questo momento storico, vanno di pari passo. Oggi l’agricoltura italiana è considerata la più green d’Europa, grazie al maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per quanto riguarda i prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati. Propio riguardo agli Ogm si era espressa così Maria Letizia Gardoni, Presidente dei Giovani di Coldiretti, durante un'intervista a Ballarò: "Coldiretti è contraria agli Ogm in Italia, non per credenze che possono creare allarmismo, ma perché si basa su fatti concreti. Per esempio l’Ogm è nato come un miracolo che adesso si sta rivelando un falso mito; era stato creato per superare la malnutrizione nel mondo, quando invece la malnutrizione nel mondo sta aumentando; l’Ogm era stato anche creato per produrre più cibo in relazione all’aumento demografico, ma oggi produciamo cibo per 10 miliardi di persone (più di quelle che in realtà siamo), sprecando ben 1/3 di ciò che viene prodotto e, soprattutto perché la coltivazione Ogm porta alla morte della biodiversità, mentre la forza del Made in Italy agroalimentare non è l’omologazione, ma proprio la diversità”.
L'agricoltura, dati alla mano, è il settore che in Italia, nel 2016, ha fatto segnare il maggior aumento dei lavoratori con un incremento record del 4,9% annuale. A favorire l'aumento dell’occupazione in agricoltura è il fenomeno del ritorno alla terra di molti giovani. "Oggi l’agricoltura è una professione, un lavoro che permette ad un giovane di realizzarsi sia dal punto di vista professionale che personale - spiega Maria Letizia Gardoni - perché in Paese come il nostro che è fatto di buon cibo, di tradizioni, di qualità di distintività, una professione come quella dell’imprenditore agricolo è una professione che può permetterti di avere una prospettiva futura. Negli ultimi anni sono state costruite delle politiche ad hoc, e il lavoro costante di una organizzazione come la mia, Coldiretti, che ha saputo raccontare il valore non solo economico, ma anche sociale e culturale di questo mestiere".
Giovani e lavoro in Italia: oggi, quasi un'impresa su dieci condotta da ragazzi, opera in agricoltura, dove sono presenti ben 51.123 aziende guidate da under 35, in crescita del 2016 del 6% rispetto all’anno precedente. Una presenza che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna con il 70% delle imprese under 35 che opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Il risultato è che le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.