A 100 giorni dall’apertura di Expo 2015, Coldiretti traccia il bilancio dei primati conquistati dal Made in Italy agroalimentare.
Dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, alla leadership nel numero d’imprese che coltivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per ettaro e quello nella sicurezza alimentare mondiale, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma. Senza dimenticare il fatto che l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili dal punto di vista ambientale, per la ridotta emissione di gas ad effetto serra.
“Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli italiani hanno costruito un’agricoltura di straordinaria qualità, con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, sottolineando che “questo modello produttivo replicabile in ogni parte del pianeta è il contributo per uno sviluppo sostenibile che l’Italia deve sapere offrire all’Expo”.
I PRIMATI DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE (Fonte: Coldiretti)
- Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto. Il valore aggiunto per ettaro realizzato dal settore è più del doppio della media europea dei 27 Paesi, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo, siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti per 100 ettari a fronte di una media UE di 6,6 (elaborazione su dati Commissione Europea)
- L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura nazionale emette il 35% di gas serra in meno della media UE, con risultati decisamente migliori rispetto alle altre nazioni europee: 12% di gas serra in meno rispetto alla Spagna, 35% in meno della Francia, 39% meno della Germania e ben il 58% in meno rispetto al Regno Unito
- L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. Siamo il paese che conta il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%), un terzo in meno rispetto all’anno precedente. La quota italiana è inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%), aumentata di circa un terzo rispetto all’anno prima, e oltre 30 volte minore rispetto a quella dei prodotti extracomunitari (6,3%)
- L’Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche, siamo i campioni europei del settore rappresentandone il 17%, seguiti da Spagna (12% dell’UE con 30.462 imprese) e Polonia (10% dell’UE con 25.944 aziende)
- L’Italia è il Paese più forte al mondo per prodotti distintivi, con 268 prodotti Dop e Igp e 4.813 specialità tradizionali regionali, seguita a distanza da Francia (207) e Spagna (162). Nel solo settore viticolo, l’Italia conta ben 332 vini Doc, 73 Docg e 118 Igt.