Era il 16 novembre 2010 quando la dieta mediterranea fu iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco. Un risultato raggiunto grazie al ruolo positivo che la dieta mediterranea, fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino ha avuto sulla salute degli italiani. Sono i dati e la scienza che lo dicono. Gli italiani ad oggi detengono il record di longevità: nell’Unione Europea l’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni.
La cultura alimentare, l’attenzione attribuita al cibo basata sulla profonda convinzione che “siamo ciò che mangiamo” ha fatto sì che quasi la metà degli italiani (49%) nell’ultimo anno ha seguito una dieta; tra questi il 25% di tipo dimagrante mentre un sostanzioso 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell’allarme Fao sulla malnutrizione che interessa nel Mondo 1 persona su 3.
La svolta alimentare a livello nazionale si riscontra nel fatto che gli italiani, sono i più magri d'Europa, con il 10% dei cittadini obesi contro il 25% degli inglesi, in testa alla classifica davanti a lussemburghesi e ungheresi, secondo una analisi Coldiretti su dati Istat. Il nostro Paese vanta il minor numero di cittadini nell’Unione Europea sopra i 15 anni con problemi di obesità, appena 1 su 10, meglio anche degli svedesi (12% di cittadini obesi) che nell’immaginario comune rappresentano un po’ l’emblema della forma perfetta, alti e longilinei. Subito dietro gli scandinavi, si collocano austriaci, danesi e francesi. Viceversa, in fondo alla classifica ci sono i britannici con ben 1 persona su 4 che soffre di problemi di obesità, peggio di Lussemburgo (23%), Ungheria (20%) e della Grecia dell’austherity (20%).
Un risultato – conclude la Coldiretti – ottenuto anche grazie alla dieta mediterranea, considerata dai più illustri scienziati come il modello alimentare più equilibrato ed idoneo ad uno stile di vita sano. Il suo esito è comprovabile anche dall'aumento dei consumi e delle esportazioni dei suoi alimenti cardine: nell’arco dei 6 anni si è registrato un aumento nell'export di: olio di oliva (+47%), vino (+45%), pasta (+28%), frutta (+26%), conserve di pomodoro (+14%) e ortaggi (+9%).