11 Marzo 2015

Crowdfunding in agricoltura per salvare gli ulivi pugliesi da epidemia

Al via la terapia salva ulivi per fermare il diffondersi della più grave epidemia della storia, che ha colpito la pianta simbolo della pace nel mondo. L’appuntamento è fissato per giovedì 12 marzo a Lecce, nell’azienda agricolasituata sulla strada provinciale 27 Cavallino/Caprarica Km 2.7, dove avranno inizio le operazioni colturali di taglio dei rami, trinciatura, sarchiatura e aratura dei terreni, necessarie per fermare la propagazione del contagio con l’inizio stagionale della schiusa delle uova dell’insetto sputacchina vettore del patogeno Xylella fastidiosa, che rischia di cambiare per sempre il paesaggio e le attività economiche di una componente determinante del Made in Italy e della dieta mediterranea, proprio alla vigilia dell’Expo.

Con la ripresa vegetativa è necessario mettere in campo tutte le misure per combattere la malattia, che saranno eseguite dal punto di vista pratico, ma sarà inoltre un’occasione per fare il punto della situazione - con i danni al patrimonio paesaggistico e ambientale, all’economia e all’occupazione, ma anche gli effetti su abitudini e tradizioni.

Inizia una battaglia contro il tempo per difendere le storiche piante millenarie, con la presenza del Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, e l’intera Giunta nazionale a Lecce, per salvare un patrimonio della Puglia, dell’Italia e del mondo. Per questo è necessario garantire risorse adeguate a salvare un bene pubblico, ma sarà anche avviata una raccolta di fondi per finanziare la ricerca per debellare la malattia con il metodo del crowdfunding ambientale, per dare la possibilità ai milioni di italiani e stranieri che amano il Salento di contribuire concretamente.
A supporto dell’iniziativa è stato lanciato su twitter l’hashtag #savemonumentalolives.