20 Febbraio 2015

Crisi: 4,1mln di affamati, punta iceberg della povertà in Italia

Si contano in Italia 4.068.250 di persone che superano la soglia di povertà, che sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, ed è solo la punta dell’iceberg della situazione di disagio in cui si trovano circa ¼ delle famiglie italiane.
È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati della Caritas e dell’Istat, sulla base della relazione sul Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).

Per effetto della crisi economica e della perdita di lavoro, si è registrato un aumento esponenziale degli italiani senza risorse sufficienti neanche a sfamarsi. Si contano 303.485 persone che hanno beneficiato dei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che hanno avuto assistenza con pacchi alimentari, i quali rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa.

A dover far ricorso agli aiuti alimentari per poter semplicemente bere il latte o mangiare sono stati peraltro 428.587 bambini con meno di 5 anni di età.
La popolazione totale dei bambini indigenti, espressa in valori assoluti, è concentrata in prevalenza nell’Italia Meridionale (149.002 unità, pari al 35% del numero complessivo di minori tra i 0 e i 5 anni bisognosi di aiuto) e nell’Italia Settentrionale (129.420 unità, pari al 30%). Oltre il 40% dei bambini bisognosi di aiuto alimentare è concentrato in Campania e in Sicilia.