11 Giugno 2017

Clima anomalo: coltivazioni distrutte, cala il lavoro in agricoltura

Clima anomalo e conseguenti danni al settore agricolo: l’unico settore che fa segnare un calo nelle ore lavorate (-0.6%) è proprio l’agricoltura proprio per effetto dell’andamento climatico anomalo, che ha distrutto le coltivazioni con centinaia di milioni di euro di danni per l’alternarsi di gelo, grandine, caldo e siccità nel terzo inverno più asciutto dal 1800. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al mercato del lavoro nel primo trimestre del 2017. Sul comparto hanno pesato ancora le basse quotazioni in alcuni settori chiave, dal grano al riso fino al latte, per colpa delle distorsioni di filiera e le importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale perché vengono spacciati come Made in Italy per la mancanza di indicazione chiara sull’origine in etichetta per tutti i prodotti.

Nel 2017 sono attese importanti novità con l’entrata in vigore del Decreto il 19 aprile 2017 del decreto per l’etichettatura obbligatoria per il lattementre si attendono ora i via libera comunitari per quelli del riso e della pasta Made in Italy. Le bizzarrie del clima anomalo sono state evidenti anche in questo 2017, con l’alternarsi in pochi mesi di maltempo, caldo, gelate e siccità. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”-  afferma il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “che il nuovo quadro internazionale aumenta le responsabilità individuali in una sfida per tutti che può essere vinta solo se si afferma un nuovo modello di sviluppo più attento alla gestione delle risorse naturali nel fare impresa e con stili di vita più attenti all’ambiente nei consumi, a partire dalla tavola”.