5 Giugno 2014

In Emilia Romagna 2 milioni di consumatori scelgono la spesa green

Per affrontare la crisi economica, nel 2013 circa due milioni di consumatori dell’Emilia Romagna hanno fatto la spesa dal contadino, nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori, con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente e un fatturato regionale della spesa a km0 stimato in circa 400 milioni di euro.

Questi dati emergono dal Dossier Lavorare e vivere green in Italia elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, proclamata dall’Onu, e presentato al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai Ministri dell’ambiente Gian Luca Galletti e dell’agricoltura Maurizio Martina.

L’aumento degli acquisti direttamente dal produttore – commenta Coldiretti Emilia Romagna – risulta in controtendenza rispetto al resto dei consumi e sono sempre di più i cittadini che mettono nel carrello prodotti locali a km 0, che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti, cibi biologici e specialità a denominazione di origine che conservano la biodiversità sul territorio nazionale.

In regione sono quasi mille le fattorie, le botteghe e i mercati che aderiscono alla rete promossa dalla Fondazione Campagna Amica di Coldiretti, dove si trovano prodotti locali, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. Gli effetti si fanno sentire anche sugli sprechi, che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita, che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio.

“I mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando, nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, ricreando un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna”, afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, nel sottolineare che “oltre all’ottimo rapporto prezzo/qualità il segreto del successo sta nella volontà di un numero crescente di cittadini di aiutare con i propri atti di acquisto il lavoro e l’economia nazionale, comportandosi in modo sostenibile per la società e l’ambiente”. Positivo in Emilia Romagna è anche il bilancio delle imprese che producono, preparano e distribuiscono prodotti biologici, che hanno raggiunto il numero di 3.718, con un aumento del 5,8% in un anno, con una superficie certificata di 81.511 ettari.

La  parte del leone negli acquisti green degli emiliano romagnoli  sono i prodotti Dop e Igp, tutelati dall’Unione Europea, sulla base di una disciplinare di produzione che garantisce il legame territoriale e contribuisce a mantenere le tradizioni e la biodiversità nelle zone di origine. Con 39 prodotti Dop e Igp, l’Emilia ha la leadership in Italia che a sua volta è la prima in Europa con 262 prodotti. In questa regione i prodotti a denominazione d’origine, secondo i dati dell’Osservatorio agroalimentare, raggiungono il valore di 7 miliardi alla produzione e di 12,6 miliardi al consumo, grazie ai grandi prodotti come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, la Mortadella.

Sono oltre centomila gli italiani che con la crisi hanno deciso di diventare partner delle aziende agricole, con l’adozione di piante o animali per salvare alberi secolari, recuperare razze in via di estinzione ed per sostenere l’agricoltura del territorio, in un difficile momento economico.  In Emilia esiste la possibilità di adottare piante di frutta per assicurarsi un prodotto fresco o maiali per avere  salumi genuini; tutte queste iniziative offrono la possibilità di seguire direttamente, o sul web, tutte le fasi del processo produttivo prima di arrivare al prodotto finale. Molte aziende agricole consentono di andare nei campi o nelle stalle per verificare di persona; mentre altre si sono attrezzate con strumenti multimediali per controllare direttamente attraverso il proprio pc.