4 Giugno 2014

Emilia Romagna: un corso di cucina gratuito Coldiretti contro la crisi

“In questa crisi, l’agricoltura si è dimostrata ancora una volta anticiclica, ottenendo risultati economici in crescita, nonostante le tante difficoltà. Per questo vogliamo estendere il nostro contributo oltre le nostre campagne, fornendo un aiuto ai tanti giovani che fanno fatica a trovare la loro strada. Il settore culinario ci è sembrato adatto anche per indirizzare gli aspiranti cuochi verso l’utilizzo di prodotti di eccellenza dell’agricoltura locale. La vicinanza tra chi lavora in cucina e chi lavora nei campi è indicata da molti come il futuro dell’enogastronomia italiana. In questo corso i giovani apprendono l’arte della cucina, utilizzando primizie delle nostre campagne; ci auguriamo che questo diventi per loro un metodo anche in futuro, in modo che tra i fornelli possano utilizzare carote, cipolle, zucchine, peperoni, erbe aromatiche e tutta la frutta, gli ortaggi e i formaggi del territorio”.

Con queste parole il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri, ha voluto spiegare l’iniziativa promossa da Coldiretti Emilia Romagna in collaborazione con Fondazione Duemila (case del Popolo) e Gruppo Camst: si tratta del primo corso per aiuto-cuochi completamente gratuito e rivolto a giovani che hanno voglia di impegnarsi in un’attività che possa garantire un futuro nel mondo del lavoro. L’arte culinaria va incontro ai cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training) ovvero, giovani ragazzi tra i 15 e i 29 anni che avendo abbandonato gli studi cercano comunque il modo per entrare nel mondo del lavoro, attraverso corsi formativi.

In questo contesto sono stati selezionati diciassette ragazzi tra i 18 e i 29 con l’opportunità di seguire un corso della durata di 12 settimane sotto la guida dello chef  di origini lucane Mario Ferrara, proprietario del famoso ristorante Scaccomatto di Bologna. Questo corso gratuito, viene visto come una grande e importante opportunità per offrire,  a coloro che vivono il disagio di essere fuori da percorsi formativi, un’ ulteriore opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro. Dopo otto settimane di corso, docente e alunni hanno messo alla prova le abilità acquisite, realizzando una cena ad inviti con l’obiettivo anche di recuperare fondi per autofinanziarsi. Sono tutti ragazzi con storie particolari alle spalle, ma che non hanno perso la voglia di affermarsi nel mondo del lavoro, per assicurare un futuro stabile sia a se stessi che ai propri figli.