Tra Maggio e Luglio a far da padrone sulle tavole italiane le ciliegie, i frutti rossi per eccellenza quelle che una volta assaggiate, non è più possibile farne a meno in virtù del fatto che una tira l’altra.
Tra tutte le zone del Bel Paese sicuramente Piacenza è quella che vanta un’ottima qualità di questi frutti: “La ciliegia è uno dei prodotti locali alla base della nostra tradizione contadina, e trova massima espressione negli oltre 30 punti di vendita diretta degli agricoltori nella bassa Val d’Arda e in altre zone della provincia, dove si possono acquistare nel rispetto della stagionalità e dunque della qualità del sapore e dell’ambiente”. Queste le parole di Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Piacenza, che sottolinea quanta tradizione ci sia dietro alla produzione di uno dei frutti più buoni che esistono in natura: ancora oggi, infatti, sono presenti diverse varietà di ciliegia piacentina di origini antiche come flamenco, pavesi, mora piacentina, marasca di Viallanova, primissima e mora di Diolo.
Non solo il prodotto finale, ma anche i metodi di produzione sono antichi, con piante che possono raggiungere i 10 metri di altezza e che sono caratterizzati da una raccolta manuale. “Una tendenza del passato ad una produzione promiscua – ha poi proseguito Luigi Bisi – è stata via via superata dai nostri imprenditori agricoli, che si sono specializzati nella cerasicoltura investendo in impianti moderni, alcuni dei quali attrezzati per il riparo dalla grandine”.
Il Presidente di Coldiretti Piacenza ha poi voluto sottolineare il discorso che per il prodotto-ciliegia è molto forte la concorrenza estera ed il paradosso è che talvolta al consumatore non viene data la possibilità di scegliere tra prodotto nazionale e quello di importazione che, a differenza del prodotto locale, viene colto ancora acerbo per resistere ai lunghi trasporti.