15 Maggio 2014

Coldiretti Nuoro: preoccupati per le pecore nere di Ottana

I fatti accaduti il 14 Aprile del 2013, stanno avendo gravissime conseguenze sulla popolazione, ma soprattutto sul territorio di Ottana in provincia di Nuoro: in seguito ad una forte esplosione della centrale elettrica, la fuoriuscita di residui di carbone fluido dal bruciatore, avrebbero provocato quel fenomeno conosciuto  come le pecore nere di Ottana.

La Coldiretti, successivamente a quanto accaduto, ha espresso una certa preoccupazione relativa all’origine di tutte quelle sostanze altamente nocive che hanno fatto diventare nero il manto delle pecore nella piana di Ottana. I fumi fuoriusciti dalla centrale, portati naturalmente dal vento, si sono depositati sulle campagne limitrofe, dove di fatto pascolavano le greggi di pecore annerite. All’epoca dell’accaduto, venne immediatamente bloccato il latte proveniente proprio da quelle greggi, ma il problema tuttora rimane, e sta arrecando gravi danni non solo all’immagine, ma anche alla gente - preoccupata per il proprio stato di salute - e soprattutto all’agricoltura di questa zona della Sardegna.

Simone Cualbu, Presidente di Coldiretti Nuoro, recentemente ha dichiarato che: “Sapere che al centro della Sardegna abbiamo uno stabilimento come la centrale di Ottana, dove non sono applicate  le migliori tecniche disponibili finalizzate alla protezione dell’ambiente nel suo complesso, è un pericolo che rischia di far saltare tutto il sistema agroalimentare locale”.  Il problema adesso è quello dell’individuazione dei diretti responsabili di quanto accaduto perchè, come afferma sempre  Cualbu: “L’agricoltura e l’agroalimentare hanno già pagato abbastanza, ora è il momento che chi ha inquinato paghi”.

La conseguenza dei danni subiti, infatti, si sta ripercuotendo sugli abitanti, ma soprattutto sull’economia di un paese dove una realtà come una centrale elettrica, con bassi livelli di sicurezza, non può assolutamente convivere con un sistema agricolo già ampiamente compromesso perchè non adeguatamente tutelato.