19 Dicembre 2013

Agricoltura biologica

Per agricoltura biologica s’intende un metodo di produzione i cui standard sono individuati e disciplinati dai regolamenti comunitari CE 834/07, CE 889/08 e, a livello nazionale, dal D.M. 220/95.
Questo metodo, che riguarda sia le procedure di coltivazione che quelle di allevamento degli animali, ammette il solo impiego di sostanze naturali.
L’agricoltura biologica ha infatti, come obiettivo principale, il rispetto della natura e dell’ambiente, attraverso un utilizzo sostenibile delle risorse. È quindi assolutamente escluso l’uso di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi, ecc) e di OGM (organismi geneticamente modificati).
La difesa delle colture è quindi ottenuta selezionando specie resistenti alle malattie, da un lato, e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate dall’altro. Fra queste rientra, ad esempio, la rotazione delle colture, che evita di coltivare la stessa pianta sullo stesso terreno per più stagioni consecutive. Un’altra tecnica è quella della consociazione, che consiste nel coltivare contemporaneamente piante diverse, l’una sgradita ai parassiti dell’altra.
La piantumazione di siepi ed alberi, oltre a fungere da barriera rispetto a possibili inquinamenti esterni,  favorisce inoltre la proliferazione di quelli che sono i predatori naturali dei parassiti.
Per quanto riguarda invece il metodo di allevamento biologico, prioritario è il benessere degli animali. Di conseguenza si esclude l’utilizzo di antibiotici o medicinali, volti a migliorarne caratteristiche e prestazioni, e si favorisce la nutrizione attraverso l’impiego di piante e foraggi provenienti da agricoltura biologica. Gli allevamenti con standard di produzione biologica prevedono inoltre la creazione di ambienti in cui gli animali possano muoversi e pascolare liberamente.
Infine, creando un modello di sviluppo più attento e rispettoso nei confronti dell’ambiente e delle risorse del pian