Multifunzionale, dinamica e all’avanguardia. Questo è l’identikit dell’agricoltura savonese, una realtà fatta di giovani imprenditori colti, preparati e fortemente innovatori.
Un volto nuovo, effetto della crisi ma anche del cambiamento di mentalità, che mostra un settore completamente rivoluzionato. Non più contadini armati di zappa e falce, ma giovani imprenditori, spesso laureati e tecnologicamente all’avanguardia.
Il risultato è un incremento notevole delle cosiddette imprese agricole multifunzionali, fra cui agriturismi, agriasili e agrinido.
All’ulteriore crescita e sviluppo di questi ultimi contribuirà in particolare il nuovo psr, in fase di definizione in questi giorni. “Fino a qualche anno fa le imprese, soprattutto nell’entroterra, erano dirette da cinquantenni e sessantenni”, afferma Fabio Zambarino, segretario provinciale e regionale dei giovani di Coldiretti.
“Una volta che si ritiravano i terreni rischiavano l’abbandono. I giovani si vergognavano di fare i coltivatori diretti. Oggi, fortunatamente, non è più così”.
Zambarino ha inoltre sottolineato come attualmente l’agricoltura sia uno dei pochi settori in grado di offrire posti di lavoro, soprattutto specializzato. Tutto ciò a dispetto dei rischi e degli investimenti che comporta l’avviamento di un’azienda agricola.
In provincia di Savona le imprese agricole gestite da giovani imprenditori under 40 sono circa 300, mentre quelle guidate da giovani under 30 sono un centinaio, su un totale di oltre 2000 aziende agricole.