Sono quasi 300.000 le nuove aziende nate nei primi nove mesi del 2013. Fra queste una su tre è gestita da giovani imprenditori under 35, che hanno avviato attività nel commercio, nell’industria, nei servizi e nell’agricoltura.
E’ quanto emerge dal primo Dossier sulla “Svolta generazionale dell’economia italiana”, che è stato presentato dai Giovani della Coldiretti in occasione della consegna dei premi “Oscar Green”.
Se nella classifica dei settori preferiti dalle giovani generazioni figurano il commercio e la ristorazione, seguiti dai lavori specializzati di costruzione, sul podio sale anche l’agricoltura, con 4.200 nuove aziende aperte. Il ricambio generazionale - precisa la Coldiretti - sta avendo un’accelerazione negli ultimi anni ma ad oggi in Italia ci sono 637.359 imprese condotte da giovani under 35, che rappresentano appena l’11 per cento del totale delle 6 milioni di imprese presenti in Italia.”
Nell’agricoltura italiana il 7,2 per cento dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 58.663 aziende. Di queste circa il 70 per cento - continua la Coldiretti - opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.
“I giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio – ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo -: un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee”. “Il futuro si prepara oggi soprattutto dando più peso e più spazio qualitativo alla nuova generazione - ha affermato il Delegato nazionale dei giovani Coldiretti Vittorio Sangiorgio -, investendo sull’esuberanza dei giovani e sulla loro “naturale” apertura verso il nuovo e l’innovazione”.