Gli Oscar Green di Coldiretti portano a Expo, proprio durante la giornata dedicata all’innovazione, i giovani imprenditori italiani con le loro idee rivoluzionarie nel mondo dell’agricoltura. Il premio per la categoria Impresa 2.Terra è stato assegnato alla società Spo di Pietro Barachini che, insieme all’ingegnere Dario Gronchi, ha realizzato un’app per la certificazione dell’olio extravergine.
Pietro, della pianta d'olivo conosce vita, storia e anche i miracoli. Dario invece i miracoli li fa con le invenzioni e la tecnologia. Se è vero che Dio li fa e poi li accoppia, ecco come si garantisce futuro a un’azienda e a una tradizione. Tutta la storia delle piante, dal ramoscello staccato dall'olivo madre all'ultimo olio che quel ramoscello, diventato pianta, produrrà, Spo lo certifica in una banca dati che finisce nelle disponibilità di tutti gli appartenenti al circuito dell'extravergine toscano e nelle etichette dei suoi clienti, attraverso codici Qr.
Questi due futuristi dell'agricoltura hanno realizzato anche il metodo Coi, che ruota attorno al mondo di iOlive, un sistema che permette di combattere la contraffazione dell'extravergine. Se fino ad oggi poteva bastare avere qualche assaggiatore certificato, con il sospetto di essere troppo amico dell'azienda così da favorire qualche produttore a danno di altri e dei consumatori, Coi è il sistema rivoluzionario che invece supera questo artificio. Una giuria di assaggiatori certificati, che agiscono da diverse parti del mondo, riceveranno il campioncino dell'olio, senza sapere neppure da chi sia stato prodotto, e lo valuteranno attraverso i sistemi scientifici del sistema Coi. Ecco come diventa credibile la valutazione su cosa realmente sia e cosa no extravergine.