Proseguono le nostre interviste con i giovani agricoltori che hanno partecipato al Concorso Oscar Green e lo hanno vinto: oggi è la volta di Pietro Barachini, toscano di Pistoia, che ha partecipato al concorso con il progetto I-Olive.
Staff: Ciao Pietro, raccontaci il progetto con cui hai vinto il premio Oscar Green.
Pietro: Ciao e grazie per avermi dato l'opportunità di raccontarmi e di raccontare il mio progetto. Dunque, ho 38 anni e da 15 seguo l'azienda di famiglia che è nata circa 100 anni fa, grazie al mio bisnonno. Siamo in Toscana, più precisamente a Pistoia e mi occupo di olio extravergine di oliva, in particolare produciamo piante di olivo certificate, con l'obiettivo di produrre un olio extravergine di qualità. Nel marzo 2014, tramite il nostro responsabile Coldiretti di zona, sono stato informato sul concorso Oscar Green. Ho deciso di parteciparvi, presentando domanda con il Progetto I-OLIVE. Si tratta di un progetto molto complesso, nato dalla collaborazione di Università - Aziende Agricole - e Vivai: la prima app, nata per certificare l’olio extravergine di oliva.
Il 30 luglio 2015 ho vinto, a livello regionale, l'Oscar Green 2015, premio che mi ha fatto arrivare, il 2 ottobre, ad EXPO davanti ad una platea di 10.000 persone a presentare il mio progetto per la salvaguardia e tutela dell’olio Extravergine di Oliva.
E’ stato creato un video ad hoc in cui si spiegava in soli 3 minuti, tutto il progetto: I-Olive ha vinto a livello nazionale, nella categoria Impresa 2.Terra.
Da allora giornali non solo nazionali, ma anche internazionali, parlano di questo progetto e il mio desiderio è che un giorno I-Olive possa essere adottato da tutti i produttori e controllori di Olio Extravergine Italiano. Oggi stiamo lavorando ad un upgrade in grado di certificare l’olio dalla pianta alla bottiglia, una vera e propria rivoluzione nella filiera dell’extravergine.
Staff: Cosa ha significato per te l’esperienza degli Oscar Green?
Pietro: Il contributo e supporto di Coldiretti e soprattutto di Oscar Green è e sarà vitale. Mai nessuno fino alla mia partecipazione al Concorso, aveva preso in considerazione il progetto I-Olive, forse perché troppo ambizioso per un ragazzo di 38 anni che vuole dire "basta!" alle frodi agroalimentari sul falso Made in Italy. Tuttora Coldiretti sta creando il tessuto per creare e farsi conoscere in Italia e all’estero, tramite convegni ed iniziative.
Staff: Elenca 3 motivi per cui consiglieresti ai giovani imprenditori agricoli, di partecipare al concorso Oscar Green 2016.
Pietro: Spesso un' idea può veramente trasformarsi in realtà, basta avere: un progetto valido, non scendere a compromessi, ma soprattutto avere alle spalle un'istituzione come Coldiretti. Il mio consiglio è quello di buttarsi senza paura e provare.