Per società agricola va intesa anzitutto quella società di persone, di capitali o cooperativa che abbia come oggetto esclusivo l'esercizio dell'agricoltura e delle attività connesse, individuate dall'art. 2135 del codice civile.
La società in questione deve inoltre soddisfare altri due requisiti. La ragione sociale, ad esempio, deve sempre contenere l'indicazione "società agricola".
Nelle società di persone è poi necessario che almeno uno dei soci sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto. Nelle società in accomandita semplice (s.a.s.) deve essere imprenditore agricolo professionale almeno un socio accomandatario.
Nelle società di capitali, invece, sarà l'amministratore ad avere la qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto. Nelle società cooperative, infine, l'amministratore in questione dovrà essere anche socio.
Secondo la circolare n.50/E 2010 dell’Agenzia delle Entrate, sono identificate come società agricole anche quelle che realizzano attività commerciali, industriali, ipotecarie e immobiliari a patto che siano finalizzate a migliorare l’attività agricola. La società che effettui attività di locazione, comodato e affitto di immobili per uso abitativo (o ancora terreni e fabbricati a uso strumentale delle attività agricole) resta agricola se queste attività sono marginali, con introiti non oltre il 10% del ricavo complessivo.
Fra le società agricole più conosciute rientrano le cooperative agricole e i consorzi. La cooperativa agricola ha come finalità coltivazione, trasformazione, conservazione, distribuzione di prodotti agricoli o zootecnici, oltre che scopo mutualistico tra i soci che la costituiscono.
Il consorzio, invece, identifica quella l'aggregazione volontaria legalmente riconosciuta di diversi produttori, che istituiscono una disciplina e regole comuni per lo svolgimento di determinate attività d'impresa.
Le società agricole, in possesso dei requisiti sopra elencati, possono inoltre usufruire di tutte le agevolazioni fiscali in materia di imposte indirette e creditizie, prima riservate esclusivamente ai coltivatori diretti. In fase di acquisto dei terreni, ad esempio, la società potrà richiedere le agevolazione realtive all'arrotondamento della piccola proprietà contadina.