31 Dicembre 2013

Certificazione biologica: normativa e procedure di richiesta (parte seconda)

I titolari di aziende di allevamento intenzionati ad ottenere la certificazione biologica, invece, oltre alla documentazione richiesta ai produttori agricoli, dovranno allegare anche le planimetrie dei locali di stabulazione, allevamento, mungitura, ecc, i piani di gestione dell’allevamento PGA e delle deiezioni PUDZ.

Infine i preparatori alimentari dovranno accompagnare la notifica con le planimetrie, una copia dell’autorizzazione sanitaria, il manuale HACCP, la relazione tecnica aziendale e una copia del certificato attribuzione del numero di partita IVA.

La notifica è una dichiarazione con la quale l’imprenditore si impegna ad assoggettare l’azienda al sistema di controllo OdC, osservare le norme comunitarie e internazionali ed accettare le misure sanzionatorie previste in caso d’infrazione.

Un'azienda biologica dovrà quindi tenere dei registri che consentano di effettuare le verifiche necessarie da parte dell’OdC o delle autorità competenti, oltre che inviare entro il 31 gennaio di ogni anno il Piano annuale di Produzione (PAP).

L’OdC, dopo aver ricevuto la notifica, effettuerà un primo controllo per verificare l’idoneità dell’azienda. Successivamente la Regione, una volta ricevuta la dichiarazione d’idoneità da parte dell’OdC, iscriverà l’azienda biologica nell’elenco ufficiale regionale.

L’elenco degli operatori biologici viene inoltre pubblicato ogni anno sul Bollettino Ufficiale della Regione e distingue le aziende in:

-produttori agricoli (aziende biologiche, aziende in conversione, aziende miste)

-preparatori (operatori che utilizzano prodotti provenienti da altre aziende biologiche già certificate)

-raccoglitori dei prodotti spontanei

L’OdC, invece, dopo il primo controllo, ha l’obbligo di verificare almeno una volta l’anno che l’azienda biologica sia conforme al sistema e che vengano rispettati gli impegni da parte dell’operatore.