Il compito di ispezione e verifica delle conformità delle aziende ad agricoltura biologica è affidato ad autorità competenti che prendono il nome di Organismi di Controllo (OdC).
Tutti i Paesi membri dell’Unione Europea hanno l’obbligo di designare ed individuare questi enti, che a loro volta operano sotto la supervisione e in stretta collaborazione con le autorità centrali competenti dello Stato in questione. Ogni anno, inoltre, i Paesi membri devono necessariamente riferire alla Commissione Europea i risultati di questa supervisione.
A ciascun Organismo di Controllo, invece, sono attribuiti dei codici di identificazione che figurano sull’etichetta di ogni prodotto biologico. In Italia gli enti preposti al controllo e l’ispezione delle aziende ad agricoltura biologica sono:
- ICEA = Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, fondato da AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) con la compartecipazione di ACU (Associazione Consumatori Utenti), Banca Popolare Etica, Demeter (Associazione per la tutela della qualità Biodinamica in Italia), ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bio ecologica) e DIOS (Organismo di controllo del biologico Greco).
- AIAB = Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica.
- IMC = Istituto Mediterraneo di Certificazione.
- CCPB = Consorzio Controllo Prodotti Biologici
- QC&I International services
- BIOS
- BIOZERT (esclusivamente per la provincia di Bolzano)
Inoltre, nel caso in cui le aziende ispezionate abbiano commesso irregolarità o infrazioni, gli Organismi di Controllo possono impedire che i prodotti immessi sul mercato siano identificati come biologici. Qualora, invece, le irregolarità fossero limitate ad una sola fase del processo di produzione, l’Organismo di Controllo deve assicurarsi che i riferimenti, le indicazioni e i loghi che si riferiscono al metodo di produzione biologico non siano usati in quel determinato lotto.